Lorenzo: "Questo Bologna ha una mentalità incredibile: si vede la mano di Italiano"
Pino Lorenzo, ex giocatore del Bologna, al Resto del Carlino elogia in modo sperticato il lavoro di Vincenzo Italiano: "Io che alleno, anche se a livello di giovanili, posso solo dire che da fuori si vede la mano di chi sta in panchina. Questo Bologna attacca e difende in undici, ognuno sa esattamente quello che deve fare, dietro ci sono studio e applicazione sul campo. Anche se quello che mi colpisce di più è la mentalità: se aggredisci e giochi sempre all’attacco significa che non è solo una questione di tattica, a monte c’è un lavoro mentale importante".
Da ragazzo di Calabria a cesenate adottivo.
"Vivo a Cesena, perché qui ho giocato e ho allenato per otto anni nelle giovanili. Da cinque anni però seguo il settore giovanile della Sammaurese (società di San Mauro Pascoli, serie D, ndr). Siamo partiti dal nulla e oggi abbiamo duecentosettanta ragazzi, due anni fa abbiamo vinto il campionato nazionale dilettanti con l’Under 18".
Riguardo a cosa rappresenti il Bologna per lui, Lorenzo ha menzionato "bellissimi ricordi", che occasionalmente ravviva sentendo telefonicamente Villa e Mariani. Ha sottolineato un ricordo speciale: la notte della festa del centenario (nel 2009), quando è stato uno dei pochi a essere chiamato dai tifosi sotto la curva. Ha concluso affermando, però, che oggi è giusto che il Bologna si goda il suo grande presente, in quanto è un club dove "ogni tassello è al posto giusto".













