Lotito: "Vogliono costringermi a vendere la Lazio, ma non mollo. Baroni è contento"

Claudio Lotito, presidente della Lazio, non ha paura delle contestazioni e rilancia ancora una volta ai taccuini de Il Messaggero: "Vogliono costringermi a vendere la società, ma io non ci penso proprio. Non mollo". Tra 4 giorni saranno 20 anni al timone del club biancoceleste: "Non venire in ritiro per evitare insulti e fischi? No, io ci ho sempre messo la faccia. Se stavolta non dovessi farcela a raggiungere il ritiro, sarebbe solo per i miei impegni serrati. Sto lavorando giorno e notte, davvero 24 ore su 24, per le aziende, il governo e per la Lazio".
Qualcuno la accusa di essere troppo impegnato in Senato e di non stare dietro alla Lazio.
"I fatti dicono il contrario, a metà luglio siamo la società più avanti sul mercato. Ho speso quasi 50 milioni di euro per quattro giocatori perché è arrivato anche Tavares. Baroni è contento e si è complimentato anche per l'ultimo colpo dopo Tchaouna, Noslin e Dele-Bashiru. Non dico nulla, ma abbiamo sbaragliato una concorrenza foltissima sul terzino. Ha dati fisici e di corsa da fare spavento".
Chi è mister X se non Martial o Vitor Roque?
"Ho detto 10 volte più forte, sì, ma sapete che a volte io gioco. È vero, però, ho un altro nome giovane nascosto".
