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Ma Soulé può davvero giocare per l'Italia? Dal regolamento alle origini di Ancona

Ma Soulé può davvero giocare per l'Italia? Dal regolamento alle origini di AnconaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 23:08Serie A
di Daniele Najjar

Le dichiarazioni dell'agente di Matias Soule sono destinate a far parlare. Vista la mancanza di considerazione da parte della Nazionale Argentina il procuratore Martin Guastadisegno in una intervista a LaRoma24.it ha aperto le porte a questa ipotesi: "A questo punto non so che potrebbe succedere se la situazione con l'Albiceleste non si dovesse sbloccare. Tutto è in piedi in questo momento. Matias avrebbe legalmente la possibilità di essere convocato con la nazionale italiana", le sue parole.

Questa suggestione non è la prima volta che viene a galla. Lo stesso Matias Soulé lo scorso giugno parlando ai fratelli Edul (youtuber) in Argentina disse: "Chiamata da Spalletti? Il mio tecnico al Frosinone era in contatto con lui. Mi chiamò mentre ero a casa di Dybala. Mi disse che mi voleva, che avevo il passaporto e che c'erano gli Europei. Poi venne pure al centro sportivo. Ma io gli dissi che volevo aspettare l'Argentina. Mi rispose che capiva. Non fu facile dirglielo, ma seguii il mio cuore".

Va da sé che un giocatore con la sua tecnica - in un periodo nel quale i giocatori italiani in grado di saltare l'uomo stanno scarseggiando - a livello teorico potrebbe fare comodo all'Italia.

Ma potrebbe davvero concretizzarsi questa ipotesi? Innanzitutto leggendo neanche troppo fra le righe, è bene notare come sia Soulé che il suo agente abbiano detto ripetutamente che la priorità rimane all'Argentina. Un fattore che ovviamente non è secondario. L'intento sembra dunque quello di smuovere le acque in Patria, più che di far interessare Gattuso alla questione.

Cosa prevede il regolamento?
Parlando a livello puramente teorico però Soulé potrebbe attualmente essere chiamato dagli azzurri senza alcun tipo di problema. Il giocatore infatti ha il doppio passaporto italiano e argentino: grazie alla madre, Virginia Malvano, e ai nonni materni, originari di Ancona.

Il regolamento della Fifa poi attualmente prevede che i calciatori possano decidere di cambiare Nazionale nel caso in cui non abbiano giocato più di 3 partite con la Nazionale maggiore del Paese dove sono già stati convocati. Amichevoli comprese, il tutto prima di aver compiuto 21 anni. Al momento il ct argentino Scaloni lo ha chiamato ripetutamente, ma senza mai farlo scendere in campo. Non rilevano dunque tanto le convocazioni in sé e per sé, quanto le volte in cui è sceso in campo.

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