Milan, Allegri: "Lepre o cacciatore? Preferisco ascoltare. Leao non sia sporadico"
Massimiliano Allegri, allenatore rossonero, è presente in conferenza stampa alla vigilia di Parma-Milan, sfida valida per la undicesima giornata di Serie A e in programma domani alle 20:45 allo stadio "Ennio Tardini".
11:31 | Comincia la conferenza stampa di Massimiliano Allegri.
Molto bene il Milan negli scontri diretti, meno con quelle della parte bassa della classifica...
"Domani sappiamo che affronteremo una squadra che in campo ha sempre lottato in ogni partita, anche nell'ultima nonostante fosse in 10. Alzano molto la palla, davanti ha Pellegrino che è molto bravo nei duelli aerei, giocare lì non è mai semplice e il Milan ci ha perso l'anno scorso, è un campo complicato. Poi noi tra Pisa e Cremonese abbiamo fatto solamente un punto. Sicuramente non sarà una partita bella, loro ti fanno giocare male: alzando la palla, la partita sarà molto spezzettata. Noi non vinciamo in trasferta da Udine. Abbiamo recuperato Pulisic, Jashari e Estupinan hanno migliorato la loro condizione. Rabiot e Gimenez torneranno dopo la sosta".
Come sta Leao?
"Ha fatto bene contro la Roma, come Nkunku, che ha tenuto bene fisicamente contro la Roma. Leao ha avuto i crampi perché deve migliorare la sua condizione. La normalità deve essere che giochi quel tipo di partite e non che siano eventi sporadici. Domani servono altri tre punti, quindi serve fare una partita concreta, sbagliare poco tecnicamente".
Pulisic quanti minuti ha?
"Ha fatto due allenamenti con la squadra, sta bene fisicamente ed è già in una buona condizione, perché ha un fisico che non ha bisogno di lavorare tantissimo. Poi non so quanti minuti abbia ".
La vittoria con gol di Pirlo...
"Andrea fece un gol meraviglioso, ma anche lì fu una partita molto combattuta come tutte le partita a Parma e tutte le partite di campionato. Quando abbiamo palla bisognerà essere veloci nella consegna, quando non la avremo dovremo fare una buona fase difensiva e parlo di tutta la squadra, non solo dei difensori".
Manca un vero 9?
"No, assolutamente. Abbiamo Gimenez, che ci potrà dare tanto. E magari potremmo giocare anche senza centravanti. Ci sono stagioni che ti va bene così. Poi: Nkunku e Leao il centravanti lo possono fare".
Cosa ti preoccupa delle partite contro le piccole?
"Abbiamo preso gol evitabili, magari domani faremo meglio... Però dobbiamo riflettere su ciò che è successo: contro la Cremonese abbiamo subito due gol su due cross, contro il Pisa, nel momento migliore nostro, non l'abbiamo messo alle corde continuando a tenere la partita aperta. Poi è difficile chiudere le partite: a Roma il Parma perdeva 2-0, poi ha segnato il 2-1 all'85esimo e lì inizia un'altra partita. Bisogna stare in campo in partita fino a quando l'arbitro fischia. Domani bisognerà mettersi al pari loro a livello fisico. E correre, quantomeno come loro. E se lo facciamo, e dobbiamo farlo, poi vengono fuori le qualità tecniche che sono superiori".
Come ha fatto a sistemare la difesa?
"Non so cosa sia successo l'anno scorso, ma ho solo detto ai ragazzi che il numero dei gol subiti va abbassato. Ma perché quello è il numero che conta di più in campionato. Se te prendi 50 gol, ne devi fare 150 per arrivare nei primi quattro. È una questiona matematica, non è che c'è da inventare tanto. E, per fare questo, c'è bisogno che la squadra lavori in un certo modo. Poi dobbiamo migliorare anche la fase realizzativa, perché non possiamo avere sei occasioni ad un metro dalla porta e fare solo un gol".
Partita importante anche per la serenità in vista derby e sosta?
"Non pensiamo al derby. Pensiamo a domani, valgono tutte tre punti. Serve vincere per fare una sosta serena, anche perché poi al derby sereni non ci possiamo arrivare. Pensiamo a Parma: saranno tre punti più importanti di quelli del derby, perché sono i punti della partita dell'immediato".
Domani potrebbe fare la sua vittoria numero 100 con il Milan...
"Ce lo auguriamo, ma non per le 100 vittorie, ma per i tre punti".
C'è uno spiraglio rinnovo per Maignan?
"Quando siamo al Milan - l'ho detto ai ragazzi ma a tutti - tutti devono lavorare con passione e voglia per ottenere risultati, perché la maglia del Milan bisogna tenersela. Maignan è un grandissimo portiere, la società sta programmando il futuro del Milan e ci sono Tare e Furlani che penseranno al meglio per il club. Noi dobbiamo essere concentrati sull'obiettivo finale che è quello dei primi quattro posti: non scordiamocelo mai".
Quando torna Gimenez?
"Credo che per il derby sarà a disposizione"
Il Milan è secondo, l'anno scorso a quanto punto del campionato era nono...
"I primi sei mesi servono per preparare il finale di stagione. Dire ora vertice non vertice... La strada è ancora lunga. Abbiamo un macro obiettivo, che è la qualificazione Champions, è dei mini obiettivi, come quello di vincere domani, che serve per migliorare la classifica e per rimanere agganciati lì davanti".
Modric ha migliorato la fase difensiva?
"Lui capisce prima dove finisce la palla, ma è tutta la squadra che, quando non ha palla, si mette a disposizione per difendere. Poi bisogna migliorare la fase realizzativa".
C'è possibilità di fare il tridente?
"Lo vedremo durante la stagione. Ci sono dei momenti in cui si può giocare con due punte, o tre con esterni offensivi, ma è una crescita o un cambiamento che la squadra potrà affrontare durante la stagione se ci sarà la necessità o, comunque, se la squadra lo potrà sostenere. Poi ci sono i cambi, quindi non è che se metto tutti gli attaccanti segniamo di più. Tutto, in generale, dipende dalla disponibilità dei giocatori di difendere".
Rabiot aveva detto 'Sento che si sta costruendo qualcosa di grande'... È così?
"Diciamo che c'è una buona armonia all'interno di Milanello e dello spogliatoio. I giocatori poi devono pensare solo a giocare e a giocare bene. Bisogna mantenere equilibrio e piedi per terra, in modo da gestire gli imprevisti quando arriveranno e da non deprimersi se ci mancherà un risultato. Ripeto: l'obiettivo è quello di entrare tra le prime quattro".
Marotta ha detto che per lo Scudetto c'è anche il Milan di Allegri... Siete più lepre o cacciatore?
"Ricominciamo con la roba delle lepri e dei calciatori... (ride, ndr). Meglio che non faccio battute, se no magari qualcuno le recepisce in maniera sbagliata. Preferisco ascoltare. A me non piace andare a caccia... (sorride, ndr). La Lazio sta tornando, Inter e Napoli sono le favorite, la Juve sarà una delle candidate. La Roma che sta facendo un grande lavoro, l'Atalanta tornerà. Sarà un bel campionato, per questo bisogna dare seguito ai risultati. Ecco perché a marzo bisogna essere nelle migliori condizioni. Se non si parla sarebbe anche meglio, ci sono già io che parlo troppo. Stare in silenzio ed essere concentrati".
TMW - Buffon, rispondendo a Cassano, dice che l'identità Allegri la vedi subito nelle sue squadre. A che percentuale è il suo Milan?
"Non è che devo dare un'identità da Allegri, non è che il Milan è mio. La società mi ha messo a disposizione giocatori molto validi, bisogna arrivare tutti insieme all'obiettivo. Ho avuto la fortuna di allenare Buffon, sono d'accordo... Bisogna avere equilibrio nelle due fasi. Tra l'altro una volta vincemmo una partita 4-3 e Gigi tornando negli spogliatoi era una furia. Ho avuto la fortuna veramente di lavorarci insieme e di vederlo parare, è stata una roba straordinaria".
Gli infortuni hanno dato modo ad altri giocatori di farsi vedere?
"Gli infortuni che abbiamo avuto sono stati trasformati in un'opportunità per chi ha giocato meno. Tutte le cose che succedono vanno viste come un'opportunità da sfruttare. Gli infortunati di Rabiot e Pulisic hanno dato possibilità agli altri di giocare e mettere minutaggio e, fino ad oggi e speriamo anche domani, di portare anche risultati".
Il Milan è la squadra più attendista del campionato...
"Io con i numeri pp, xP, Fp1, faccio molta fatica. Sono molto basico: dobbiamo migliorare la fase di possesso, perché a volte siamo molto frettolosi, ma dipende anche dai giocatori che abbiamo in campo; Modric su questo ci può dare una grossa mano. Dobbiamo migliorare anche la fase di pressione, ma ci sono le caratteristiche dei giocatori che vanno rispettate".
Che obiettivo è vincere lo Scudetto, se l'obiettivo macro è arrivare tra le prime quattro?
"Non la so la parola, ma so solo che se a marzo siamo tra le prime quattro vuol dire che siamo lì attaccati. Ecco perché l'obiettivo è arrivare a marzo. Se a marzo saremo lì, avremo modo di vedere se possiamo andare più in alto. Ma questo non è limitativo, perché tanto, quando si gioca per il Milan, si parte per ottenere il massimo dei risultati. L'obiettivo è entrare tra le prime quattro, poi si punta al massimo risultato che è lo Scudetto. Poi, comunque, riportare il Milan in Champions, sarebbe già un risultato importante, non solo a livello sportivo, ma anche economico. Cercheremo di arrivare a marzo nelle migliori condizioni".
Termina qui la conferenza.











