Pafos, il ds Giaretta: "David Luiz porta 24 milioni di followers, ora in Brasile ci guardano"
Mentre Inter e Atalanta scendono in campo questa sera, il turno della Juventus in Champions League per il sesto turno sarà domani, contro il modesto Pafos di David Luiz. La squadra cipriota nella quale il grande difensore brasiliano, passato per Chelsea, PSG e Arsenal, è atterrato in estate: "Le garantisco che quando sono arrivato era difficile convincere qualsiasi giocatore. Figuriamoci un calciatore come David Luiz", ha raccontato in un'intervista a Tuttosport il direttore sportivo Cristiano Giaretta.
"Toccava intanto convincerli dell'occasione a Cipro, poi al Pafos. Abbiamo una proprietà lungimirante, però. Nella loro strategia hanno cercato di convincere dirigenti di alti livello, così da attrarre dei professionisti di valore. Questi riconoscono la professionalità e il progetto. Poi qualche connessione importante con i procuratori non fa certamente male", ha confidato il dirigente del Pafos. E su come nasca l'idea David Luiz: "Serviva un giocatore importante, ma non potevamo attrarre il Vlahovic di turno", ha esordito Giaretta.
"David ha dato apertura sin dall'inizio al progetto, che era molto vantaggioso dal punto di vista personale. Ho visto che l'atleta era ancora di livello: il fatto che stesse bene era la base di partenza". Ma quello che ha portato ad accrescere la conoscenza del Pafos è stato l'effetto fama: "Sì, conta anche quello. Ha 24 milioni di followers. Ha un impatto all'estero enorme. Lo sa che in Brasile adesso guardano in diretta le nostre partite?", ha domandato al giornalista intervistatore. "Per noi è un valore aggiunto importante. E sta giocando come mi aspettavo, sta dando davvero tutto".











