Per la Fiorentina è ora di vincere: Pioli lancia la sfida al Como e risponde alle critiche

"Voglio una Fiorentina vincente, ci manca la vittoria in campionato e vogliamo raggiungerla”. Suona la carica Stefano Pioli a due giorni dalla sfida di campionato tra la sua Fiorentina e il Como. Archiviata la batosta rimediata dal Napoli nell’ultimo turno, i viola vanno a caccia di una vittoria che in campionato manca dallo scorso maggio ma soprattutto dovranno mostrare una proposta convincere che, soprattutto in fase di costruzione, finora non si è mai vista. “Da dove ripartire? Dai 15' successivi al gol di Ranieri. Prima la squadra era troppo timida e dobbiamo fare meglio” le parole del tecnico parmigiano, che poi ha aggiunto: “squadra era troppo timida e dobbiamo fare meglio. La squadra si sta allenando bene e sono certo che i frutti presto arriveranno. Vogliamo darli ai nostri tifosi. Dobbiamo giocare con più energia e qualità”.

Dal punto di vista tattico, Pioli ha aperto la possibilità ad alcuni cambiamenti, sia in difesa che a centrocampo, due punti nevralgici che nel post gara contro il Napoli hanno evidenziato particolari fragilità. “Per come vogliamo difendere tante volte dovremmo far fronte a dei duelli. Possiamo giocare in tutti i modi. Sicuramente Pongracic può giocare sul centrodestra” la sua analisi sulla retroguardia, mentre a centrocampo il Mister gigliato non ha escluso il possibile impiego di Nicolussi Caviglia e Fazzini, entrambi entrati molto bene contro il Napoli: “Dobbiamo costruire meglio e dobbiamo essere più pronti a stare nella metà campo avversaria. La mediana con Fazzini e Nicolussi? Tutto è possibile, voglio formare la squadra più performante possibile per la gara di domenica". Infine, qualche indicazione anche sull’attacco, dove Kean ha recuperato da una febbre che nei giorni scorsi lo aveva tenuto a letto e dove Gudmundsson, nonostante non sia ancora al 100%, sarà nuovamente disponibile.

Infine, il tecnico gigliato ha seccamente negato nel modo più categorico, alcune voci che erano uscite nei giorni scorsi di uno spogliatoio già piuttosto in fermento e della possibilità - in caso di ko di domenica - di un cambio in panchina per uno tra Thiago Motta e Spalletti. Parole che mai hanno trovato riscontri e che Pioli ha condannato: “Perché dovrei rispondere ad una domanda del genere senza fondamento? Ho detto che la squadra sta lavorando nel modo migliore possibile, se ci fossero problematiche del genere non lo direi. Non rispondo perché non è una domanda pertinente".