Fiorentina, tracce di ’Vanolismo’ in mezzo a tanti errori. La strada per la ripresa è ancora lunga
Dopo tre sconfitte consecutive - Conference League compresa - la Fiorentina torna a lanciare qualche piccolo segnale pareggiando la gara del Ferraris contro il Genoa. Restano ancora a zero vittorie i viola ma almeno ieri pomeriggio qualche timido passo in avanti, quanto meno dal punto di vista caratteriale, c’è stato. D’altra parte era stato proprio Vanoli stesso a dire che le gare che non si possono vincere vanno quanto meno pareggiato. E la Fiorentina questa gara ad un certo punto sembrava anche poterla vincere, se non fosse stato per una serie di errori che restano il vero problema di questa squadra.
Una squadra che si spegne con troppa frequenza nell’arco dei novanta minuti e che tradotto significa 18 gol subiti in 11 partite e sesta gara in cui i toscani vengono riacciuffati, per un totale di 13 punti persi da situazione di vantaggio. Un problema certamente di natura per lo più mentale, ma che potrebbe avere alla base anche un movente di tipo fisico visti i due allarmi lanciati nel giro di pochi giorni prima dal Direttore Sportivo Roberto Goretti, il quale ha parlato più volte di come la squadra debba allenarsi nel post partita di Mainz, poi da Roberto Piccoli, il quale, senza troppi giri di parole, ha detto: “Dobbiamo migliorare a livello fisico perché verso la fine caliamo sempre”.
Tutte questioni che dovrà risolvere il prima possibile Paolo Vanoli, che ora avrà a disposizione due settimane di lavoro al Viola Park con gran parte della squadra a disposizione per impartire i propri codici, prima di affrontare al rientro altre sue gare impegnative contro Juventus e Atalanta. Intanto, come detto, le prime tracce di “Vanolismo” si sono viste soprattutto nel carattere di una squadra meno fragile del solito, che non è franata su se stessa alle prime difficoltà. È vero, è un accontentarsi di poco. Ma di questi tempi, a Firenze, il poco è meglio del niente.











