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Lautaro Martinez ruggisce e l'Inter è in vetta. Ma Chivu frena gli entusiasmi

Lautaro Martinez ruggisce e l'Inter è in vetta. Ma Chivu frena gli entusiasmiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 07:00Serie A
Bruno Cadelli

Ci sono momenti in cui calciando un pallone si centra un cespuglio di rovi. Altre volte invece basta un tocco per scoprire una miniera d’oro. Il piede di Lautaro Martinez è tornato a luccicare nel momento del bisogno. Quando vincere, per l’Inter, contava di più. L’esterno destro che ha trafitto Provedel è arrivato come un lampo ad interrompere un digiuno in campionato lungo più di un mese, addolcito leggermente dai sigilli contro Union Sain Gilloise e Kairat Almaty. “Il gol ha un valore enorme”, ha detto il capitano nerazzurro, sempre difeso a spada tratta da Cristian Chivu e osannato dal suo popolo. “Gli ho solo detto di sorridere di più”, aveva dichiarato l’allenatore rumeno, esaltando la sua attitudine al lavoro e al sacrificio. Per ora il volto del capitano nerazzurro rimane quello di un pistolero incarognito, ma la rete con la Lazio toglie senza dubbio ansie e frenesie. La colt del diez non spara a salve. Aspettando il rientro a pieno regime di Marcus Thuram - lui sì con il sorriso dell’eterno bambino - Chivu si gode la sosta in vetta alla classifica. Aiutato anche da Bonny, tornato goleador a San Siro nell’unica palla ricevuta della sua partita.

Approccio feroce, la chiave del successo
A differenza della partita contro il Kairat Almaty l’Inter ha morso il campo fin dal primo minuto. La rete di Lautaro nasce dal pressing asfissiante di Bastoni e la difesa è tornata quasi ermetica tremando solo su qualche serpentina di Zaccagni. Le attenzioni sul numero dieci biancoceleste non sono state tenere. Centrocampo nerazzurro con clava e fioretto. Sommer - salvato dalla traversa sul colpo di testa di Gila - è stato quasi inoperoso, eccezion fatta per la parata su Pellegrini. L’Inter torna a tenere la porta inviolata, non accadeva in campionato dalla vittoria interna con la Fiorentina. Leggermente in ombra Sucic. Positivo Barella, autore dello strappo in occasione del raddoppio.

Aspettando Thuram c'è Bonny. Chivu sottolinea: “Tutti devono sentirsi titolari”
Poteva partire titolare ma ha prevalso la via della prudenza. Marcus Thuram contro la Lazio ha giocato gli ultimi venti minuti più recupero, giusto il tempo per continuare a mettere benzina sulle gambe, aspettando il derby di Milano. Un’assenza non così pesante quella del numero nove, merito di Bonny, che insieme a Pio Esposito non ha fatto rimpiangere l’assenza dell’ex Gladbach. “Io voglio coinvolgere tutti e non ci sono gerarchie. Tutti devono sentirsi titolari e se io non li accontento facendo vedere che sono bravi è inutile”, ha detto Chivu in sala stampa. La strategia al momento dà ragione all’allenatore nerazzurro che però non vuole guardare la classifica. Le curve del campionato sono ancora tante e all'orizzonte si profila un derby di fuoco.

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