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Benfica, Mourinho: "È difficile ma siamo vivi. Il dramma è stato perdere col Qarabag"

Benfica, Mourinho: "È difficile ma siamo vivi. Il dramma è stato perdere col Qarabag"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Daniel Uccellieri
Oggi alle 00:12Calcio estero
Daniel Uccellieri

José Mourinho, allenatore del Benfica, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria in Champions sul campo dell'Ajax:

Leandro Barreiro è stato molto elogiato dai tifosi alla fine della partita, continuerà a puntare su di lui? E quanti giocatori avrebbe cambiato all’intervallo?
"Non ne avrei tolto nessuno. Alcuni hanno avuto maggiore preponderanza nel gioco, altri meno, ma tutti hanno rispettato il piano di gioco, tutti con buona dedizione e impegno. Non ne avrei tolto nessuno. Tanto che la prima sostituzione l’ho fatta solo negli ultimi quindici minuti e non ho neppure fatto le cinque possibili. Ero soddisfatto. Barreiro è il giocatore tipo del Benfica: per l’atteggiamento, la serenità, l’umiltà, quello che dà alla squadra, per la sua multifunzionalità. Penso sia un grande giocatore di squadra".

Come valuta il calendario difficile che vi aspetta? E il suo discorso duro dopo la partita con l’Atlético ha avuto effetto sul gruppo?
"La prima cosa da dire è che viviamo in un Paese in cui ci sono commenti 23 ore al giorno… non voglio esagerare, ma, scherzando, 23 ore al giorno sui canali televisivi. Il Benfica, ovviamente, offre sempre spunti di discussione, perché a volte posso immaginare che i temi possano esaurirsi. E una semplice intervento di un allenatore all’intervallo… che poi porta pubblicamente non è un problema. È stato fatto un dramma enorme. Ho letto un grande allenatore portoghese, Sérgio Conceição, parlare dei suoi giocatori e della partita in Champions League asiatica, dicendo: “Ho 52 anni e a questo ritmo anch’io giocherei”. Dov’è il dramma? Come padre non sono sempre simpatico con i miei figli - e i miei figli sono i miei figli - questi non sono miei figli, ma sono i miei giocatori. Dopo 25 anni in panchina e più di 1200 discorsi all’intervallo, riconoscetemi il merito di poter sbagliare ma anche di fare le cose bene a volte. Credo che l’impatto sia stato positivo perché la squadra è stata seria. C’è chi ha giocato meglio, chi ha avuto più influenza sul gioco, chi meno, ma tutti hanno rispettato il compito, sono stati solidali quando il gioco è andato in una direzione che non volevamo. Siamo riusciti a resistere e chiudere la porta alla fine per vincere la partita, anche solo 1-0. Il 2-0 è arrivato dopo, quando l’avversario era sbilanciato. Abbiamo perso e bene contro il Newcastle, abbiamo perso male contro il Chelsea, meritavamo di più, abbiamo perso male contro il Bayer Leverkusen, meritavamo molto di più; secondo me, il vero dramma è stata la sconfitta con il Qarabag. Se avessimo preso i 3 punti contro il Qarabag e quelli di oggi sarebbero stati 6, ci sarebbero mancati 3 punti in 3 partite e la situazione sarebbe stata fantastica. Con quella sconfitta all’inizio, poi non siamo riusciti a fare punti negli altri match… la situazione era al limite. Non dobbiamo necessariamente vincere tutte e tre le partite e prendere 12 punti; credo ci servano 9-10 punti. È difficile, ma siamo vivi. La squadra non è stata perfetta, ma si è comportata bene".

Cosa ha funzionato particolarmente bene?
"Non abbiamo gli esterni che ha l’Ajax, non abbiamo giocatori così veloci, è molto difficile segnare senza questo tipo di calciatori. Abbiamo provato a pressare all’inizio, ma nella parte finale del primo tempo abbiamo perso questa intensità e abbiamo avvertito il pericolo. Ne abbiamo parlato all’intervallo. Ho detto che avevamo bisogno di più gol. Ríos ha fatto un passaggio verso la nostra porta, per il resto siamo stati solidi e tranquilli"-

Ha mai pensato che la velocità di Lukebakio avrebbe potuto aiutare il Benfica a chiudere prima la partita?
"Poteva, ma ho detto che non gioca Lukebakio, gioca un altro. E giocando un altro, non possiamo fare lo stesso tipo di gioco. Contro l’Atlético abbiamo cercato di capire qualcosa; qui abbiamo giocato con Aursnes e Sudakov, che non ci danno quel tipo di partita, ma ci hanno dato altre cose. Ho visto la squadra della Youth League contro l’Ajax: ci sono giocatori che attirano la mia attenzione e avranno altre opportunità in futuro".

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