Roma, Wesley sì o no? Gasp valuta il rischio. Le possibili alternative

Wesley è uno dei punti interrogativi più interessanti in vista di Roma-Torino. Il terzino brasiliano è rientrato dagli impegni con la Seleção con un sovraccarico muscolare, che inizialmente aveva fatto temere uno stop più lungo. In realtà, dopo una sola seduta di scarico individuale, Wesley è tornato ad allenarsi regolarmente in gruppo negli scorsi giorni e Gian Piero Gasperini, nella conferenza stampa della vigilia, lo ha dichiarato pienamente recuperato, tanto da inserirlo nella lista dei convocati.
Wesley in dubbio: ha senso rischiarlo?
Il tecnico, però, non si è esposto sulla possibilità di schierare il suo numero 43 titolare contro i granata, rimandando la scelta finale solo all’ultimo minuto. La domanda, ora, è inevitabile: ha davvero senso rischiarlo? Tra una settimana c’è il derby, una partita che vale molto più dei tre punti in palio, e presentarsi senza Wesley al massimo della condizione sarebbe un’assenza pesante. Anche se il brasiliano è clinicamente a posto, è evidente che non possa essere al 100% e il rischio di ricaduta rimane concreto.
Le possibili alternative a Wesley
In caso di forfait, le alternative non mancano. Il favorito per occupare la corsia di destra è Devyne Rensch, che ha già dato buone garanzie a Gasperini durante le amichevoli estive. Sullo sfondo c’è Celik, ormai considerato più come difensore centrale, ma resta pur sempre una possibilità. Il Gasp, inoltre, ha annoverato tra i possibili sostituti anche Soulé ed El Shaarawy come opzioni estemporanee, anche se appare difficile vederli impiegati a tutta fascia, ruolo che il tecnico ha sempre considerato lontano dalle loro caratteristiche naturali da attaccanti puri.
