Salsano: "Balotelli un genio pazzo, ma buono. Tevez mi ha regalato tanti amari"
Fausto Salsano, in una intervista con la Gazzetta dello Sport, ha parlato così di Mario Balotelli: "Un genio pazzo, ma buono davvero. Le freccette e i gol, la maglia “Why always me?” e l’assist per Aguero nel giorno del titolo. E infine la storia della casacca che non riusciva a mettere, che fece il giro in tutto il mondo. Io cercavo di aiutarlo, lui non capiva il verso. Ricordo anche quel tacco davanti alla porta in America e la sostituzione. Non aveva sentito il fischio. Mancini è un genio a pretendere i campioni, a sceglierli e poi a convincerli. Solo uno disse di no…".
Chi?
"Van Persie, al City. Nel quotidiano, comunque, ero la spalla di Roberto. Prendo come esempio Tevez. Giocavamo a calcio tennis con tanto di scommesse. “Chi perde regala all'altro una bottiglia di amaro”. A casa ne ho tantissime. Vincevo spesso".
Alla domanda sul ricordo più bello legato al periodo a Manchester, Salsano ha citato l'incontro con l'amico Maradona. Ha raccontato di averlo incontrato in un bar nel paesino dove alloggiavano, descrivendolo con un poncho sotto la pioggia mentre era lì per trovare Agüero, e ha aggiunto il particolare divertente che il proprietario del bar era napoletano, mentre lui si trovava lì con Zabaleta.
Riguardo a come nacque l'amicizia con Diego, Salsano ha spiegato che l'incontro risale al settembre 1984, durante la partita Napoli-Sampdoria finita 1-1, giorno in cui Maradona segnò il suo primo gol in Serie A e anche lui andò a segno. Diego gli regalò la sua maglietta e scattarono una foto che lo emoziona ancora. Salsano ha sottolineato che Maradona apprezzava il suo gioco e che rimasero legati; conserva ancora interviste in cui l'argentino lo definiva il migliore che avesse mai visto, e ha concluso dicendo che Maradona gli manca.













