Siviero: "Con Spalletti è un'altra Juventus. Che crescita di Yildiz e Zhegrova"
La Juventus sembra aver finalmente trovato la giusta strada sotto la guida di Luciano Spalletti e per approfondire quanto sia stato in grado di dare alla realtà bianconera il nuovo tecnico, subentrato a Tudor a fine ottobre, il portale specializzato TuttoJuve.com ha intervistato Francesco Siviero, ex difensore e amico di Spalletti. Dice, parlando dell'impatto di Spalletti nel mondo della Juventus: "Da quando è arrivato, onestamente, è un'altra Juve. I primi cenni di una squadra diversa si sono visti a Firenze, dove il pareggio è stato un po' rubacchiato per via di quel rigore non dato ai bianconeri e quel gol fallito da Vlahovic. Da lì in poi, a parte la sconfitta di Napoli, sono arrivate tutte vittorie. Questa è la Juventus che lui vuole, con dieci calciatori titolari e l'unica variabile per ora è la punta".
Pure qualche singolo della Juventus sembra aver beneficiato del tocco di Spalletti. Lo sottolinea lo stesso Siviero: "C'è stata una grande crescita di Yildiz e di Zhegrova, due giocatori di qualità tecniche indiscusse che hanno fatto la differenza. Ma a prescindere di questo, ho visto Zhegrova più cattivo e più con una predisposizione a livello difensivo". E aggiunge poi: "Non so se sarà bella, ma quella di oggi è una Juventus diversa e molto Spallettiana. Secondo me, in questo momento, è importante l'aspetto della crescita di questi ragazzi. Lui, poi, è ossessionato dal calcio e dai dettagli". Magari ha raccontato di qualche richiesta specifica fatta dal tecnico ai dirigenti della Juventus? "Ci siamo scambiati gli auguri di buone feste, ma non abbiamo parlato di altro. Lui è abituato a sfruttare le risorse in suo possesso, non so poi se la Juventus acquisterà qualcuno sul mercato".
In conclusione, Siviero riflette sulle chance di Scudetto della Juventus: "La parola scudetto è ancora lontana, a meno che la società non gli acquisti un attaccante. Ha preso la Juventus distante dalla zona Champions e ora è qui a ridosso. Gli allenatori precedenti non stavano riuscendo a dare un'identità a questa squadra, non c'erano certezze e gli interpreti in campo cambiavano partita per partita. Ora è il vento è diverso, c'è più sicurezza e un'organizzazione difensiva migliore".











