Superlega, A22 non molla: avviata la procedura per un maxi-risarcimento dalla UEFA
A22 Sports Management, la società a cui fa riferimento quel che resta del progetto Superlega, dà seguito alla sentenza dell’Audencia Provincial di Madrid, che a fine ottobre ha riconosciuto l’abuso di posizione dominante da parte della UEFA. Con un comunicato, la società annunciato oggi di aver avviato, in data 21 novembre 2025, le procedure di mediazione, previste obbligatoriamente dalla legge spagnola prima di avviare un procedimento legale, per ottenere il risarcimento dei danni subiti a causa dell'abuso di posizione dominante da parte della UEFA, “come operatore monopolistico delle competizioni calcistiche europee transfrontaliere per club”.
Il comunicato prosegue ricordando che “Il 21 dicembre 2023, la Grande Camera della Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) ha stabilito che la UEFA ha abusato della sua posizione dominante di monopolio nel mercato delle competizioni calcistiche transfrontaliere tra club, violando il diritto della concorrenza dell'UE. Nell'ambito della sua sentenza, la CGUE ha imposto alla UEFA di aprire il mercato a organizzatori terzi come A22.
Nonostante le chiare sentenze di tre diversi tribunali europei, tra cui la CGUE e una Corte d'Appello spagnola, la UEFA continua a mantenere regolamenti e pratiche in diretto contrasto con le decisioni giudiziarie. Ciò include le nuove regole introdotte nel 2024, dopo la storica sentenza della CGUE. Ignorando queste sentenze, la UEFA rischia ora di dover affrontare ingenti richieste di risarcimento danni da parte dei club e di A22”.
Nel corso del comunicato, A22 - il cui obiettivo a questo punto sembra essere un riconoscimento economico, o la riapertura delle trattative per raggiungere un compromesso - ricorda i negoziati del 2025 con la UEFA: “Nel dicembre 2024, A22 ha chiesto alla UEFA di riconoscere la Unify League, la sua proposta per nuove competizioni paneuropee. La richiesta era pienamente coerente con i requisiti della sentenza della CGUE. Successivamente, A22 ha avviato negoziati in buona fede con la UEFA per sette mesi (tra marzo e settembre 2025) nel tentativo di concordare una soluzione globale e condivisa alle controversie in corso. Durante tali negoziazioni, A22 ha fatto concessioni significative per colmare il divario tra la sua proposta di Unify League e le attuali competizioni calcistiche della UEFA. Le proposte di A22 si concentravano su tre questioni fondamentali: miglioramento del formato, modernizzazione della governance e implementazione della piattaforma di streaming Unify, al fine di offrire maggiore accessibilità e tecnologia all'avanguardia ai tifosi che guardano le partite da casa. Nonostante questi compromessi sostanziali, non è stato raggiunto alcun accordo. Pertanto, l'unico passo appropriato da compiere è quello di chiedere un risarcimento per i danni subiti a causa del comportamento illegale della UEFA”.
La Superlega, in estrema sintesi, è diventata questione di soldi. Almeno in apparenza: sullo sfondo, più che la possibilità di creare davvero una competizione di élite - ieri Florentino Perez ha detto di puntarci ancora, ma di fatto a oggi non c’è grande interesse tra i club europei -, la possibilità di trovare una convergenza sulla piattaforma Unify, il gioiello digitale di A22. Che però al momento alla UEFA non sembra interessare.













