Theo: "Ibra in allenamenti ci massacrava, di Pioli ricordo la calma. Milan, manca milanismo"
Nel corso dell'intervista concessa all'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, Theo Hernandez ha raccontato il suo addio al Milan: "Mi sono sentito spaesato. L’anno scorso io e Calabria ci presentammo a Milanello con la maglia di Paolo, a qualcuno non andò bene. Hanno strappato una bandiera per nulla. A parte Ibra, la mancanza di milanismo di sente". Per quanto riguarda Ibrahamovic "in allenamento ci massacrava - prosegue -. Per il nostro bene" mentre Pioli "dopo quel ko a Bergamo per 5-0 ci rivoltò come un calzino. Ricordo i suoi discorsi e la sua calma.
Lo scudetto del 2022 è nato lì, con quella sconfitta. Eravamo una famiglia, sono stati anni magici, irripetibili, da batticuore. E pensare che con Giampaolo all’inizio non giocavo quasi mai… ma vabbé, ero appena arrivato". Venendo al Milan di oggi, Theo ha elogiato Leao: "È fortissimo, ma ogni tanto ha la testa non si sa dove. In quegli anni io e lui, lì sulla sinistra, abbiamo fatto male a tutti, infatti non lo vedo bene come punta".
Per quanto riguarda Maignan invece conclude: "Ha una situazione simile alla mia, e non è finita bene. Se ero il terzino più forte in Serie A? Sì. E in Europa mi piace Nuno Mendes".











