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TMW RADIO - Cobolli Gigli: "Allegri rilanci Bernardeschi, Arthur e Rabiot. Nedved l'unico dubbio"

TMW RADIO - Cobolli Gigli: "Allegri rilanci Bernardeschi, Arthur e Rabiot. Nedved l'unico dubbio"TUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
mercoledì 4 agosto 2021, 19:30Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
Giovanni Cobolli Gigli ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, ha così parlato a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Non mi aspettavo nulla di più dalla Juventus finora, la situazione economico-finanziaria non permette particolari acquisti, c'è un costo dei calciatori particolarmente elevato in cui Ronaldo gioca la sua parte. Mi aspetto che con Allegri si sciolgano punti interrogativi su acquisti dell'anno scorso come Arthur, che spero si riprenda. Spero rispolveri Bernardeschi e dia il giusto posto ad altri, come Rabiot, per me troppo sottovalutato dalla critica".

C'è il rischio di un eccessivo effetto nostalgia?
"Io i fili non li avrei riavvolti nel senso che avrei tenuto direttamente Allegri. Immagino avrà una posizione più forte sul giudizio degli acquisti e della parte tecnica in società. Ha trovato un ambiente che lo accoglie con piacere, rimane il punto interrogativo su Nedved. Da parte della Juventus c'è disponibilità, con i quattro anni di contratto, e da parte dei tifosi c'è fiducia in Allegri. Può fare un buon lavoro alla Juve. Di Ronaldo non dico nulla perché secondo me è alla Juventus perché non ha ancora trovato una casa migliore. Questa comunque sarà la sua ultima chance di vincere la Champions: a quel punto mi rimangerei ogni ragionamento su di lui".

Le piace il profilo di Cherubini?
"Non lo conosco, credo abbia un carattere forte. Il Paratici degli ultimi mesi mi aveva un po' deluso, con dichiarazioni un po' molli in televisione. Era evidente fosse destinato ad andarsene... Credo che Cherubini possa fare diversamente: è un pragmatico, con Allegri mi pare vada d'accordo. Serve un piglio diverso da Paratici. La determinazione con cui si va avanti per Locatelli dimostra che dentro la Juventus si sta attenti anche all'euro, adesso: fin qui sono andati avanti a suon di aumenti di capitale, e non è del tutto vero che la situazione attuale sia colpa del Covid".

Che ne pensa di Chiellini?
"Sono un suo tifoso, l'unico che apparteneva ancora alla mia Juventus. Gli telefonai, neanche si ricordava chi ero quasi... Si era infortunato, poi è tornato fuori e ha fatto cose incredibili all'Europeo. Ha dimostrato di poter ancora giocare, pur con le sue pause: è un elemento fondamentale per uno spogliatoio. In una Juventus diversa l'avrebbero fatto rinnovare di un anno, ma credo ad un gesto di speranza, fiducia e riguardo della Juventus".

Allegri ha mandato un messaggio a Dybala.
"Sarebbe l'ora che uscisse per tutte le sue potenzialità. Ad oggi è un grande giocatore, non ancora un campione: per farlo deve dimostrare e anche esser confermato, visto che il suo contratto è ancora in soffitto. Mi è piaciuta anche la determinazione con cui ha spiegato la posizione di Bonucci nelle gerarchie: gli attributi servono".

Di Buffon al Parma che ne pensa?
"Un eterno ragazzo, piacevole, entusiasta. Ricordo quando nel 2006 disse che sarebbe rimasto alla Juventus perché voleva vedere cosa significasse giocare a Crotone. Persona intelligente, con uno spessore reale, a cui piace giocare e stare tranquillo. Vuole dimostrare, in primo luogo a se stesso, di poter mantenere gli stessi livelli del passato".

Quanto sarà difficile per Pirlo ricostruirsi una carriera?
"Gli è capitata una cosa simile di quella che successe con Ferrara: è stato messo su un trono vacillante. Spero riesca a trovare una collocazione di livello in Serie A per fare gavetta".

Dell'Inter che cede Lukaku che ne pensa?
"Il problema è serio, reale e deve essere sotto gli occhi di tutti. Inutile illudersi di andare avanti indebitandosi come una volta, ora le chiacchiere stanno a zero. L'Inter è costretta a fare quello che ha fatto: non dico che auguro loro di vincere lo Scudetto, questo non potrei mai, ma gli auguro di trovare armonia. Lukaku, che voleva rimanere, quando ha sentito parlare di 12-13 milioni di euro netti ha iniziato a fare ragionamenti con le sue tasche. Se se ne va, si tratta di rimpiazzarlo con qualcuno che non sarà come lui ma che possa gestire la situazione assieme al tecnico".

L'addio a Conte sembra più logico?
"Io sono stupito dal suo carattere: pretende molto dagli altri e da se stesso, ma non so dove voglia arrivare...".

Il pubblico tornerà negli stadi?
"Il rischio è che uno stadio pieno faccia risalire il numero degli ammalati. Il Covid purtroppo ha creato una situazione straordinaria, se non si risolve sarà complicato. Poi servono i vaccini, io sono Si-Vax".

D'accordo con l'obbligatorietà per i calciatori?
"Più che l'obbligo, per la convenienza dei giocatori per primi. Fossi uno di loro, mi vaccinerei subito: chi è intelligente non può permettersi di non farlo".

Cosa ha provato nel vedere un Bernardeschi opposto nell'Italia rispetto alla Juventus?
"Negli ultimi due anni o non è riuscito o non è stato messo nelle condizioni di poter giocare come sa. Poi, permettetemi: viva Chiesa! Ce lo teniamo stretto, mi auguro faccia cose eccezionali. Bernardeschi non è come lui, ma è comunque di livello. Sta alla sapienza dell'allenatore rilanciarlo, per me non va ceduto".

Alle Olimpiadi altre gioie.
"Complimenti all'Italia sportiva e alla struttura: il CONI di Malagò ha fatto grandi cose. Mi sembra solo che il nostro centometrista si sia esposto un po' troppo alla comunicazione post-vittoria, pur col massimo rispetto del campione".

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