Cairo e l'esonero di Vagnati: "È una cosa mia personale. Entrare nelle motivazioni è relativo"
Nel giorno della presentazione di Gianluca Petrachi come nuovo ds del Torino, a prendere la parola in conferenza stampa è anche il presidente granata, Urbano Cairo. Tra i vari temi di discussione (qui le dichiarazioni integrali), il numero uno del club si sofferma anche sulle motivazioni che lo hanno spinto all'esonero di Davide Vagnati: "Abbiamo avuto un buonissimo rapporto, fatto un percorso lungo e all'inizio accidentato e faticoso perché arrivò con il Covid. Fu una prima stagione difficile, poi è iniziato un periodo positivo con campionati di buon livello insieme a Juric sfiorando la Conference. Poi Vanoli... E' stato un periodo importante. Ho deciso di fare cambiamento, ma ringrazio Vagnati per l'impegno senza lesinare determinazione e voglia di fare".
Cosa l'ha portata a decidere questo cambio? L'allenatore non era un tema...
"Abbiamo fatto un percorso insieme lungo con Vagnati, ho ritenuto opportuno fare questo cambiamento. Entrare nelle motivazioni è relativo: rimarrà un rapporto personale buono con Davide, ma ho fatto questa scelta. Su vent'anni, ho fatto tre quarti di presidenza li ho fatti con Petrachi e Vagnati. Ho scelto così".
Quando ha maturato la decisione di mandare via Vagnati? E' legato anche alla mancanza di risultati?
"E' una cosa mia personale, non spiego il motivo. E' una decisione presa, ora pensiamo al futuro".











