Vandeputte: "Rimasto per la fiducia della Cremonese e di Nicola. Fare assist a San Siro..."

"Arriva un altro calendario impegnativo, perché per noi tutte le partite sono importanti. In questi giorni lavoreremo sulle cose che possiamo migliorare perché ci sono tanti margini di crescita, pensando prima di tutto alla partita con l’Udinese. Stiamo lavorando bene, continuiamo con tranquillità e mantenendo questo spirito". Così Jari Vandeputte ha parlato in conferenza stampa oggi, in seguito all'allenamento svolto con la Cremonese e sotto la guida di Davide Nicola per presentare quali partite lo attenderanno alla ripresa del campionato.
Il motivo per essere rimasto alla Cremonese dopo la promozione: "Sì, mi fa molto piacere e sono grato alla società e al mister per la fiducia che ripongono nei miei confronti. Ora sta a me ripagarla e per questo cercherò di fare sempre del mio meglio partita dopo partita". Il rapporto con la città: "Mi piace vivere il centro città. Più in generale, quando non sono al campo sto tanto tempo con la mia famiglia e visito diversi posti insieme a loro".
Il desiderio di ricevere la chiamata della nazionale del Belgio un giorno: "Sarebbe un sogno, come lo è per tutti i calciatori. Rappresenta anche un obiettivo, ma io mi focalizzo soprattutto su ciò che devo fare qui con la Cremonese e quello che verrà sarà una conseguenza. Sicuramente è qualcosa a cui penso". Il 4-1 subito a San Siro contro l'Inter ha spezzato la striscia di imbattibilità: "Siamo partiti con il piede giusto e questo è importante, vorremmo sempre iniziare la sosta in modo diverso ma abbiamo incontrato una squadra molto forte che si è rivelata estremamente efficace. Ma non è successo niente, sappiamo tutti che il nostro obiettivo è la salvezza e grazie alla nostra partenza positiva possiamo continuare a lavorare con positività e tranquillità".
Se personalmente voglia essere più prolifico in termini di gol o assist: "Non mi focalizzo su l’una o l’altra cosa, devono nascere spontaneamente. A me succede con gli assist, ma l’obiettivo principale è quello di aiutare la squadra, anche se significasse dover fare più interventi in fase difensiva. Il gruppo e il risultato di squadra sono ciò che conta di più, se poi riesco a trovare il passaggio vincente per i compagni sono contento: fare assist a San Siro è stato sicuramente piacevole, ma non mi ha dato la soddisfazione che avrebbe dato con risultato diverso".
