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Lamazza: "Non vedo squadre in grado di infastidire il Vicenza. Sorpreso dall'Ascoli"

Lamazza: "Non vedo squadre in grado di infastidire il Vicenza. Sorpreso dall'Ascoli"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 21:04Serie C
Daniel Uccellieri
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TMW Radio / A Tutta C
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Francesco Lamazza, direttore sportivo, è intervenuto nel corso dell'appuntamento pomeridiano di A Tutta C, trasmissione in onda su TMW Radio e su Il 61, canale 61 del digitale terrestre.

Direttore, un’analisi di quello che è successo in queste prime otto giornate. Siamo ovviamente all’inizio del campionato, ma qualche indicazione inizia ad arrivare. Partiamo dal girone A, con il Vicenza che doveva essere sulla carta la squadra favorita. Sembra stia rispettando i pronostici: sette vittorie e un pareggio, già quattro punti di vantaggio sulla seconda. Una prima prova di fuga?
"Assolutamente. È una squadra che nelle prime giornate sta dimostrando quello che era il pronostico. In otto partite ne ha vinte sette, ha subito solo due gol. È la più accreditata, meglio di così non poteva fare. Al momento vedo poche squadre in grado di infastidire questo Vicenza. C’è il Lecco, che sta dimostrando solidità, ma è una squadra nella norma della Serie C, con un organico costruito già dall’anno scorso. Anche il Brescia, pur avendo un grande blasone, non ha ancora la continuità nei risultati per poter impensierire il Vicenza".

Se l’aspettava un inizio così difficile per il Cittadella?
"Assolutamente no. Tra l’altro stimo tantissimo il direttore Marchetti per quello che ha fatto negli anni, ma non mi aspettavo una partenza così. Vedo una squadra compassata, che ancora fa fatica. Marchetti saprà sicuramente come intervenire per riportare il Cittadella dove merita. Siamo solo all’ottava giornata, quindi c’è tutto il tempo per rimettersi in carreggiata".

La porto nel girone B. Qui in testa c’è un po’ più di lotta, con Arezzo e Ravenna a pari punti e l’Ascoli staccato di una sola lunghezza. L’Ascoli, tra l’altro, ha la miglior difesa europea nei campionati professionistici: se non fosse per quel gol subito all’ultimo, sarebbe ancora a quota zero gol incassati.
"Sì, è sorprendente. Queste tre squadre hanno già scavato un solco di sei-sette punti rispetto alle altre. Quella che più mi sorprende è l’Ascoli, una squadra completamente nuova ma che sta viaggiando a ritmi importanti. L’Arezzo e il Ravenna, pur essendo una neopromossa, stanno proseguendo un lavoro iniziato già l’anno scorso e sulle ali dell’entusiasmo si trovano in vetta. Ho visto un paio di partite: possono durare a lungo. L’Arezzo, in particolare, era già forte l’anno scorso e con due-tre ritocchi mirati ora è la più accreditata per la vittoria del campionato".

Dietro c’è la Ternana, forse?
"La Ternana, se si sistema come sembra negli ultimi giorni con la nuova proprietà, potrà dire la sua. Nel mercato estivo ha operato poco, ma con qualche innesto a gennaio può tornare in corsa, anche se dovrà arrivare a gennaio attaccata al treno delle prime. Al momento, però, l’Arezzo resta la favorita. Se si guardano i numeri, Arezzo e Ravenna hanno sette vittorie su otto, l’Ascoli sei vittorie e due pareggi: è un bottino notevole, difficile da tenere il passo per le inseguitrici".

Le neopromosse stanno sorprendendo, come il Forlì che sta esprimendo un bel gioco. Anche la Sambenedettese è quarta.
"Sì, la Sambenedettese sta facendo molto bene. Anche lì c’è un lavoro partito da lontano. Quando si costruisce con pazienza, senza stravolgere ogni anno, arrivano i risultati. Stesso discorso per il Forlì. Invece vedo un netto ritardo da parte del Perugia, una piazza importante per il calcio italiano. Spero trovi la quadra, anche perché con un allenatore esperto come quello che hanno preso può risalire la classifica."

Scendiamo nel girone C. Qui la Salernitana è davanti a tutti, ma c’è una lotta incredibile. È difficile trovare una vera candidata alla vittoria finale.
"Sì, questo è il girone dove vengono fatti più investimenti e dove le squadre costano di più, quindi c’è incertezza fino alla fine. La Salernitana ha un grande blasone ed è una delle favorite, ma dietro ci sono Benevento e Catania, due società solide che lavorano bene. Poi ci sono diverse outsider, come il Casarano: giocare in casa loro è difficilissimo, c’è entusiasmo e qualità. Anche il Crotone è un avversario tosto. È un girone equilibrato, che resterà aperto fino alla fine".

Del Trapani che idea si è fatto? Era partito bene, aveva colmato subito il gap della penalizzazione, ma ora sembra in flessione.
"Sì, ma resta una buona squadra. Finora ha fatto 13 punti e sarebbe subito dietro al Crotone. Forse ha avuto un calo mentale dopo aver azzerato il gap iniziale. Domenica ha sbagliato un rigore al 100’, avrebbe potuto vincere ancora. Anche gli episodi contano. Va comunque dato merito alla squadra, che non era facile reagire così. Credo che il Trapani possa arrivare tranquillamente ai playoff."

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