Volpato, la cryptonite dell'Hellas: la Roma batte nel finale un Verona in 10: 1-3
La Roma soffre, va sotto ma poi viene graziata da un Verona a dir poco masochista: gli scaligeri giocano in 10 dal 36' ma si consegnano ai giallorossi solo nel finale. 1-3 al Bentegodi che rilancia la squadra di Mourinho, tutt'altro che brillante ma che alla fine, ed è ciò che conta, balza al quarto posto in classifica, scavalcando la Lazio poco prima del derby. Verona che resta in fondo, col settimo ko consecutivo.
LE SCELTE DEGLI ALLENATORI - Un solo cambio per Mourinho, rispetto a Roma-Napoli: Zalewski dal 1' data l'indisponibilità di Spinazzola. Confermato a centrocampo Camara al fianco di Cristante, con Matic che stringe i denti e si vede in panchina. Verona col 3-5-2 con la novità Kallon davanti: prima da titolare per il sierraleonese.
ABRAHAM, CHE COMBINI? - Roma non troppo brillante, aggrappata ai colpi di classe di Zaniolo. Il numero 22 ha una grande intuizione nell'innescare un contropiede proseguito con Karsdorp e terminato con Abraham che fa tutto bene, supera Montipò ma a porta vuota colpisce clamorosamente il palo al 19'. L'inglese potrebbe farsi perdonare tre minuti più tardi di testa sugli sviluppi di una punizione, ma manda di poco fuori.
DAWIDOWICZ FA E DISFA - Partita tirata e a tratti nervosa: Ceccherini e Cristante si fanno ammonire, Dawidowicz si fa espellere al 36' per un intervento scomposto su Zaniolo. E pensare che nove minuti prima il polacco aveva trovato la rete che sbloccava la partita: schema da calcio d'angolo con Veloso che serve Faraoni, conclusione deviata dal centrale difensivo che supera Rui Patricio.
ROMA, FORTUNA CHE C'È ZANIOLO - Giallorossi incapaci di rendersi pericolosi nonostante la superiorità numerica, il Verona si adatta prima dell'intervallo arretrando Tameze sulla linea di difesa. Proprio quest'ultimo pasticcia sulla sua trequarti, Camara ringrazia e serve Abraham, la cui conclusione trova un altro palo. Sul tap-in c'è Zaniolo che appoggia in rete, 1-1 poco prima dell'intervallo. La Roma la riprende.
MOURINHO A TRAZIONE ANTERIORE - Con un tempo a disposizione in superiorità numerica, Mourinho decide di osare inserendo El Shaarawy, Volpato e Belotti, con quest'ultimo a fare tandem con Abraham davanti. Paradossalmente la squadra si scuote con l'innesto di un mediano, Matic. Il serbo stringe i denti non essendo nelle migliori condizioni, ma dal suoi ingresso al 66' cambia tutto: prima trova la traversa di testa, poi quando la partita sembra chiusa si inventa la giocata per Volpato che colpisce per l'1-2. Il giovane trequartista trova il suo secondo gol in Serie A, ancora una volta al Verona e ancora una volta provvidenziale. L'anno scorso avvio la rimonta dei giallorossi, sotto di due reti e poi capaci di pareggiare 2-2. Galvanizzato, nei minuti di recupero ancora Volpato serve El Shaarawy per l'1-3. Risultato troppo pesante per un Verona che pur con tutte le difficoltà non aveva sofferto troppo, ma che paga alla fine l'ingenuità di Dawidowicz, compromettendo il vantaggio iniziale.