Cremonese in Serie A. Stroppa: "Non eravamo una grande squadra, ma lo siamo diventati"

Tre anni dopo la promozione del Monza in Serie A, mister Giovanni Stroppa porta in Serie A la Cremonese, che torna nella massima serie italiana tre anni dopo l'ultima volta: vittima dei grigiorossi, lo Spezia, caduto al 'Picco' nella finale di ritorno dei playoff, che i grigiorossi hanno portato a casa sul punteggio di 2-3.
A margine del match, nella sala stampa dell'impianto ligure, ha così parlato il tecnico: "Dedico questa vittoria al mio gruppo di lavoro, lavoriamo in grande sintonia, ci mettiamo sempre in discussione. Ringrazio poi una società eccellente, Giovanni Arvedi su tutti, e anche tutte le componenti del club, dai sanitari ai magazzinieri passando per il marketing, e poi ringrazio i miei giocatori: non eravamo una grande squadra, ma lo siamo diventati. Si lavora per serate come queste, ci siamo buttati a capofitto per centrare questo obiettivo, all'esonero ero a 5 punti dalla A diretta, ma ora l'abbiamo conquistata. Ancora più complimenti ai miei ragazzi, abbiamo lottato per mantenere il quarto posto, davanti andavano come treni, Spezia compreso. Mi sono visto con D'Angelo adesso, e, non è una frase fatta, se avessi perso sarei stato contento di averlo fatto contro di lui. Meritava la A".
Aggiunge: "Avevamo diversi problemi di formazione, ho ragazzi che hanno giocato anche non al top della forma, e c'erano tanti assenti, ma tutti hanno fatto una partita impressionante. Lo scatto mio in tribuna? C'era mia figlia, che non volevo venisse perché era a Venezia lo scorso anno, avevo paura di un epilogo uguale (ride, ndr). Ma dopo sono andato ad abbracciarla. Vi dico anche che sul secondo gol dello Spezia mi è passata davanti una gondola...".
In conclusione, gli viene chiesto se è pronto per la Serie A: "Adesso sono pronto per andare a bere e fare festa. Da qualche settimana sono a dieta, stasera me la godo. Poi vedremo il futuro".
