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Juve Stabia, Abate degno erede di Pagliuca. Il mister può essere la sorpresa della B

Juve Stabia, Abate degno erede di Pagliuca. Il mister può essere la sorpresa della BTUTTO mercato WEB
Mister Abate
© foto di Stefano Scarpetti
ieri alle 13:19Serie B
di Luca Esposito

In attesa di definire alcune importanti operazioni di mercato, la Juve Stabia continua a lavorare in vista dell'inizio della prossima stagione. Domani saranno stilati ufficialmente i calendari di serie B e dunque le vespe conosceranno i primi avversari: mentre l'anno scorso i campani esordirono in trasferta espugnando il San Nicola di Bari con una prestazione eccellente, stavolta i gialloblu dovrebbero iniziare in casa e in un Menti che si preannuncia sold out grazie all'entusiasmo di una tifoseria dispiaciuta per l'addio di tanti big, ma convinta che alla lunga arriveranno i rinforzi necessari per garantirsi quantomeno una salvezza tranquilla in un torneo sulla carta assai più competitivo rispetto a quello precedente. Nel frattempo, però, ci sono già alcune certezze alle quali aggrapparsi. A partire dal tecnico Abate. E' evidente che Pagliuca abbia scritto pagine di storia indelebili e che, soprattutto all'inizio, i paragoni saranno costanti e inevitabili. Ma guai a sottovalutare un allenatore giovane, ma con idee moderne e che comunque per anni ha avuto la possibilità e il privilegio di lavorare in un contesto di caratura internazionale come quello del Milan.

Abate, che era corteggiato anche da altre società di B e Lega Pro, metterà sempre in campo una Juve Stabia propositiva, coraggiosa, costantemente nella metà campo avversaria con l'obiettivo di fare tanti gol e di sfruttare sovrapposizioni, ripartenze e verticalizzazioni. Dettami simili a quelli di Pagliuca, al punto che la vecchia guardia sta assimilando molto rapidamente le idee di un mister che si gioca già tanto dopo il doppio esonero di Terni e che vuole riscattare un epilogo che non rese giustizia al suo lavoro. I rossoverdi, in un girone rivelatosi poi assai forte, sono stati in vetta alla classifica per diverse settimane e hanno sciorinato un calcio a tratti spettacolare che è merce rara in terza serie, pagando un fisiologico calo di rendimento nella seconda parte di stagione. Ma il record di gol di Cicerelli (un esterno offensivo che ha fatto meglio di quasi tutti i centravanti della C) testimonia quanto Abate sia capace di abbinare l'organizzazione collettiva alla crescita individuale. A Castellammare c'è bisogno proprio di questo, soprattutto in virtù di un gruppo che sarà composto soprattutto da giovani.

Quanto al mercato, in queste ore si dovrebbe definire il passaggio di Battistella dal Modena alla Juve Stabia. L'operazione, condotta sotto traccia dal ds Lovisa, consentirà ad Abate di disporre di un centrocampista moderno, tra l'altro richiesto dal Bari e da alcune società estere. Ovviamente non basta per colmare le lacune e per presentarsi ai nastri di partenza come potenziale rivelazione. La società dovrà dunque assicurarsi nel più breve tempo possibile le prestazioni di un difensore centrale d'esperienza, di un paio di esterni offensivi che non facciano rimpiangere Fortini e Floriani Mussolini, di una valida alternativa a Piscopo e Candellone sulla trequarti e di un bomber di categoria e di grande esperienza che sarebbe servito anche se Adorante avesse deciso di restare. La sensazione è che la dirigenza abbia deciso di non sperperare il tesoretto guadagnato dalle plusvalenze per poter sferrare i colpi decisivi da agosto in poi, quando partirà il valzer delle punte e si potrà tentare il "colpaccio". Strategia comprensibile, ma allo stesso tempo molto rischiosa. In uscita non dovrebbero registrarsi altre partenze eccellenti, con Bellich che sembrava vicinissimo all'Avellino a giugno ma considerato ora a tutti gli effetti un titolare inamovibile.

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