Lo Spezia conferma D'Angelo: la forza di credere in un progetto. E i correttivi da apportare

Un momento sicuramente complicato quello che sta vivendo lo Spezia, che dopo sette giornate di campionato si trova all'ultimo posto della classifica di Serie B, solo quattro mesi dopo aver sfiorato la Serie A nella finalissima playoff contro la Cremonese. Ma la proprietà ha dato segnale di solidità e fiducia nel progetto scelto in estate, e ha confermato mister Luca D'Angelo, che in queste due settimane di sosta avrà tempo e modo di lavorare per ritrovare il vero Spezia.
La squadra, in queste prime uscite stagionali, ha subito troppe espulsioni e - per gli standard del tecnico - anche troppe reti, riuscendo poi a finalizzare poco, ma probabilmente l'assenza di Pio Esposito pesa e non poco: l'attaccante, ora all'Inter, ha vissuto un totale stato di grazia nella passata stagione, il tutto, però, dopo un anno in cui, come si dice in gergo, "aveva fatto il suo". Per chi lo ha sostituito, quindi, è solo questione di tempo, di trovare la giusta quadra con i dettami dell'allenatore, che sa far rendere al massimo i calciatori: un altro Esposito può "nascere". Basti pensare che sotto la guida D'Angelo, a Pisa, De Vitis fu uno dei migliori nonostante fosse stato reinventato nel ruolo di difensore.
Ci sarà quindi anche tempo di correggere la situazione difensiva, magari anche lavorando su moduli alternativi rispetto a quelli scelti. E smaltire definitivamente le scorie di quella Serie A che non deve essere un'ossessione, almeno fino a quando non ci sarà completa serenità.
Chiaramente, contro il Cesena, prima gara dopo la lunga sosta, la seconda della stagione, dovrà dare risposte convincenti. Ma al netto dei rumors finora emersi sul possibile cambio di guida tecnica, lo Spezia ha dato un segnale. Che ora spetta alla squadra.
