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Spezia, D'Angelo: "Se la società deciderà di esonerare, andrò via senza problemi"

Spezia, D'Angelo: "Se la società deciderà di esonerare, andrò via senza problemi"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 20:35Serie B
di Andrea Carlino

La quarta sconfitta stagionale dello Spezia continua a pesare sull'ambiente aquilotto. Luca D'Angelo, tecnico delle Aquile, ha affrontato la sala stampa del Picco dopo il 2-1 incassato contro il Palermo, squadra che si conferma una delle squadre più in forma del campionato. Le parole del mister, come riporta Calcio Spezia, non hanno nascosto la frustrazione per un risultato che complica ulteriormente la classifica, ma hanno anche evidenziato la voglia di reagire e la fiducia nei propri mezzi.

L'analisi tattica di D'Angelo si è concentrata sui gol subiti, entrambi frutto di episodi particolari e di disattenzioni della squadra. "Abbiamo preso il primo gol su una punizione da centrocampo. Anche sul secondo Pohjanpalo l'ha colpita sporca, poi si è impennata", ha spiegato il tecnico, sottolineando come contro le squadre forti ogni minimo errore venga pagato a caro prezzo. La prestazione del primo tempo, secondo D'Angelo, era stata all'altezza: "La squadra ha giocato alla pari" contro un avversario temibile, ma gli errori individuali hanno compromesso il risultato finale. Sul fronte della fase difensiva, il mister ha ammesso progressi rispetto alla trasferta di Reggio Emilia, pur riconoscendo che il lavoro da fare resta ancora molto: "Abbiamo difeso in maniera diversa. Abbiamo fatto meglio ma non abbastanza. Dobbiamo insistere e lavorare ancora meglio, è evidente ci siano problematiche".

Il tema più delicato della conferenza stampa ha riguardato il futuro dell'allenatore. Interrogato su un possibile esonero, D'Angelo ha mostrato grande lucidità e disponibilità: "Questa è una domanda da porre ai dirigenti. Sono straconvinto di riuscire ad aiutare la squadra ad uscire da questo momento". L'allenatore ha ribadito la propria determinazione, ma ha anche accettato che le decisioni spettano alla società: "I risultati non sono buoni ma io non mi arrendo, se me lo permetteranno il tempo per rimediare c'è. Se non me lo permetteranno andrò via senza dar fastidio". Parole che tradiscono consapevolezza della situazione e rispetto per le dinamiche societarie. D'Angelo ha poi riflettuto sul proprio ruolo, definendosi un tecnico che lavora in campo preparando ogni dettaglio: "Cerco di dare organizzazione difensiva e offensiva. Non sono un capo popolo o un sergente di ferro". L'autocritica non è mancata: "Evidentemente in questo periodo non sono stato capace di farmi capire al meglio".

Nonostante le difficoltà, il tecnico ha voluto ribadire la propria fiducia nella rosa a disposizione. "Non cambio idea sulla squadra a seconda dei risultati. Sono convinto di avere una squadra forte e con grande determinazione", ha dichiarato con convinzione. L'allenatore ha anche evidenziato come la squadra non abbia mollato dopo lo svantaggio, grazie anche al sostegno del pubblico: "Non abbiamo mollato grazie anche alla spinta del pubblico". L'appello finale è stato chiaro e rivolto a tutte le componenti del club: "Dobbiamo stare uniti in tutte le componenti, squadra, staff, società e tifosi".

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