De Vito: "Non mi sorprende il Ravenna in testa, lotterà con l'Arezzo fino alla fine"
Marco De Vito, difensore che in carriera ha vestito le maglie di Lucchese, Rimini e Monopoli fra le altre, è intervenuto nel corso dell'appuntamento mattutino di A Tutta C, trasmissione in onda su TMW Radio e su Il 61, canale 61 del digitale terrestre.
Partiamo dalla sfida di questa sera: nel girone B c’è l’Arezzo, deciso a riprendersi la vetta persa nell’ultimo turno a favore del Ravenna. Si aspettava un inizio così forte da parte dei romagnoli?
"Sinceramente sì", esordisce De Vito. "Ho avuto modo di vedere il Ravenna già lo scorso anno in Serie D: erano una corazzata, già pronta per la Serie C. Non sorprende che siano in testa, anche grazie a una società seria, solida economicamente, che ha fatto i giusti investimenti".
Ormai il distacco tra le prime tre e le altre squadre è evidente. Secondo De Vito, il Ravenna può davvero lottare fino alla fine contro l’Arezzo, favorita per la promozione diretta: "A gennaio faranno interventi importanti nel mercato di riparazione. Con due o tre innesti per reparto, penso sarà una volata a due tra Ravenna e Arezzo. Sono due squadre complete e si daranno filo da torcere fino alla fine".
Nel girone A, invece, il Vicenza sembra fare la differenza sulle inseguitrici. "Siamo a metà novembre, quindi è presto per dire, ma il Vicenza ha davvero una marcia in più. Anche se Brescia, Lecco e Alcione sono squadre attrezzate, non credo possano reggere il passo del Vicenza per tutta la stagione. Questo è l’unico girone dove sembra esserci una favorita chiara"
De Vito commenta anche il Cittadella: "Hanno iniziato male, probabilmente per il peso della retrocessione dello scorso anno. Ma il Cittadella è quello che chiamiamo ‘un’isola felice’: una società piccola, ma solida nei valori e nel supporto ai giocatori. Adesso stanno tornando forti, con cinque vittorie consecutive nelle ultime partite. Non credo possano raggiungere il Vicenza, ma saranno protagonisti nei playoff".
Il tema delle “isole felici” porta De Vito a riflettere sulle difficoltà organizzative della Serie C: "C’è molto da migliorare. Come calciatori siamo dipendenti e dobbiamo essere messi nelle condizioni di esprimere al meglio il nostro potenziale. Serve maggiore solidità organizzativa: molte squadre in Italia sono indietro rispetto a realtà estere, come in Slovacchia o in Croazia, dove tutto è più strutturato".
Come si affronta una stagione con punti di penalizzazione? De Vito ricorda la sua esperienza con la Lucchese: "Non è semplice. Serve un gruppo unito e forte. Alla Lucchese abbiamo fatto di tutto per salvarci: lavatrici, taglio dell’erba, qualsiasi cosa servisse per aiutare la squadra. L’unione del gruppo e il supporto della città ti danno la forza per affrontare situazioni così difficili".
Il girone C, quello del Sud, è molto equilibrato. "È il girone che mi dà più emozioni", spiega De Vito. "È combattuto fino alla fine e può succedere davvero di tutto. Anche squadre più in basso possono sorprendere, come il Casertana a soli 10 punti dalla testa. Ci saranno sorprese sia in cima sia in coda".
Per la promozione diretta, la favorita resta il Catania. "È una squadra completa, con un allenatore esperto e una rosa lunga di giocatori che conoscono la categoria e sanno cosa significa vincere i campionati".
Infine, De Vito si sofferma sulle squadre Under 23, utili per il passaggio dalla Primavera al professionismo: "Hanno solidità economica e garantiscono continuità, anche se spesso giocano in stadi vuoti. La verità sta nel mezzo: meglio avere squadre Under 23 solide che creino un ambiente favorevole e competitivo, piuttosto che fare campionati Primavera che rimangono fini a se stessi".
E sui limiti per le Under 23: "Non è corretto porre troppi limiti. Meglio avere più squadre solide che creino un campionato equilibrato e di qualità, utile per la crescita dei giovani".











