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Inter U23, l'allenatore è Stefano Vecchi: "Pronto per questo importante percorso"

Inter U23, l'allenatore è Stefano Vecchi: "Pronto per questo importante percorso"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
ieri alle 14:19Serie C
di Daniel Uccellieri

Il filo che lega Stefano Vecchi all’Inter è fatto di passione, dedizione e appartenenza. Un legame speciale, che oggi si rinnova con entusiasmo e orgoglio: Stefano Vecchi è il nuovo allenatore dell’Inter U23.
Una nuova avventura in nerazzurro per il tecnico bergamasco, che torna a vestire i nostri colori dopo aver già scritto pagine indelebili della storia del Settore Giovanile interista. Il suo percorso con l’Inter è cominciato tanti anni fa, proprio da calciatore, con i primi passi mossi all’interno del nostro vivaio. Un cammino poi proseguito in panchina, a partire dall’estate del 2014, quando ha assunto la guida della formazione Primavera.

Alla guida dell’Under 19 nerazzurra, Stefano Vecchi ha saputo coniugare risultati e valorizzazione del talento, raggiungendo traguardi da record. In quattro stagioni ha portato l’Inter a disputare ben 7 finali, impreziosendo la bacheca del Club con 6 trofei di prestigio: dalla Viareggio Cup vinta nel 2015, passando per la Primavera TIM Cup 2015/16 e lo Scudetto 2016/17, fino al trionfo nella 70ª edizione della Viareggio Cup e alla conquista della prima Supercoppa Primavera della nostra storia, entrambi ottenuti nella straordinaria annata 2017/18.

Pilastri del suo lavoro sono sempre stati la professionalità, la competenza e una passione autentica per il mondo nerazzurro, qualità che lo hanno portato anche a guidare per due volte la prima squadra nella stagione 2016/17.

Dopo quattro anni indimenticabili a tinte nerazzurre, Vecchi aveva proseguito il suo percorso tra i professionisti, con esperienze importanti che ne hanno ulteriormente arricchito il bagaglio tecnico e umano. Oggi il suo ritorno rappresenta una continuità di valori, oltre che un nuovo passo in avanti nel progetto del Club, che con la squadra U23 rafforza il ponte tra Settore Giovanile e Prima Squadra.

Qui le sue prime parole in esclusiva a Inter TV:
“Qui da ragazzino ho vissuto le prime emozioni indossando questa maglia e poi ne ho vissute altrettante da allenatore. Questi luoghi riaccendono ricordi bellissimi sia della mia infanzia, sia degli anni da allenatore e sono qui per rivivere quelle emozioni. Ho sempre creduto che uno step tra la Primavera e la Prima Squadra fosse determinante per la crescita dei ragazzi. Da parte della proprietà sento il grande impegno di fare un percorso importante e sono onorato che la società e i direttori mi abbiamo chiamato per questa avventura perché ho vissuto tanti anni all’Inter e portare avanti un percorso di questo genere mi rende orgoglioso. Quello di Serie C è un campionato competitivo dal punto di vista agonistico e spinge i ragazzi ad una crescita maggiore.

Si può aprire un percorso di continuità con il Settore Giovanile grazie alla possibilità di confrontarci contro squadre adulte con un agonismo, un livello tecnico e una mentalità superiore. Ci sarà quindi uno step mentale oltre che fisico e questo è formativo per aprire le porte della Prima Squadra. I valori che serviranno sono grande passione, umiltà e la consapevolezza che bisogna lavorare, essere determinati, concentrati e avere la costanza di impegnarsi ogni giorno per raggiungere l’obiettivo che in questo caso per i ragazzi è quello di andare a giocare in Prima Squadra. La formazione dell’U23 è propedeutica perché qualche ragazzo possa andare direttamente in Prima Squadra e se non sarà così usciranno molto più pronti per un’esperienza fuori. Allo stesso tempo la classifica necessita di vittorie e bisogna abbinare la formazione dei giovani a risultati importanti perché quando si indossa questa maglia i risultati vanno fatti. Le emozioni e i ricordi sono tanti e vengono ancora di più fuori quando vedo ragazzi che ho allenato qua giocare in Serie A.

Vedere calciatori come Federico Dimarco giocare a San Siro da leader, da trascinatore dell’Inter ogni volta mi rende orgoglioso di avere dato qualcosa a questi ragazzi. Mix tra giovani e fuori quota? La nostra bravura deve anche essere quella di individuare quei giocatori che possano essere delle guide, che non siano solo calciatori importanti ma anche uomini importanti perché assieme al mio staff bisogna far capire a questi ragazzi cosa significa la categoria. I giocatori più esperti che andremo ad inserire verranno valutati non solo per l’aspetto tecnico ma anche per l’aspetto morale e umano. Dovranno essere delle persone che indicano la strada ai più giovani, degli esempi e dei compagni di squadra, e i giovani dovranno essere bravi nella loro esuberanza e con il loro entusiasmo a seguire lo staff.”

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