La Top 11 del Girone B di Serie C: Chierico trascina l'Arezzo verso la serie B
E’ andata in archivio la 15^ giornata nel Girone B di Serie C. Questi i risultati:
Bra-Pontedera 2-0
Pianese-Forlì 3-2
Ravenna-Gubbio 1-1
Carpi-Rimini 2-1
Ascoli-Arezzo 0-2
Ternana-Juventus Next Gen 1-0
Guidonia Montecelio-Campobasso 0-0
Sambenedettese-Pineto 1-1
Livorno-Torres 3-1
Perugia-Vis Pesaro 2-1
Di seguito la TOP 11 di TuttoMercatoWeb.com che opta per il 4-3-3:
Sorzi (Carpi): statistiche e highlights alla mano possiamo dire che la sconfitta del Rimini sia immeritata. E le immagini testimoniano l'ottima prestazione del portiere che, nel secondo tempo, ha tenuto a galla la sua squadra con almeno tre interventi decisivi. Bravissimo su D'Agostini.
Angella (Perugia): altra partita ottima da parte del capitano biancorosso, impreziosita da una rete che regala 3 punti fondamentali in ottica salvezza. Mister Tedesco aveva chiesto anche i gol di difensori e centrocampisti per arrivare alla vittoria, possiamo dire sia stato totalmente accontentato.
Ndrecka (Ternana): Liverani gli chiede di spingere con coraggio e continuità e lui rispetta le consegne sembrando più un esterno offensivo aggiunto che un difensore di fascia. Tanti duelli individuali vinti e cross invitanti per i compagni, dai suoi piedi nasce la rete decisiva di Leonardi.
De Col (Arezzo): un tempo l'Ascoli era la difesa meno perforata dei campionati professionistici europei, ora tocca agli amaranto dare una lezione tattica a Tomei con una prova a tratti sontuosa. La retroguardia non sbaglia un solo intervento e concede le briciole ai padroni di casa, bravissimo lui a contenere alla grande D'Uffizi, uno dei calciatori più in forma della categoria.
Cristini (Guidonia): quello contro il Campobasso è un punto prezioso per la formazione di mister Ginestra, altro passo in avanti in una classifica sicuramente migliore rispetto alle previsioni generali. Grande prova del numero 5, impeccabile sia su Bifulco, sia su Padula.
Di Marco (Ravenna): ci mette 25 secondi per timbrare il cartellino, sfruttando una bella giocata di Okaka e una sponda di Spini. Gol che lasciava presagire un pomeriggio di festa, prima della rimonta del Gubbio e del successo dell'Arezzo ad Ascoli che rende più difficile la rincorsa al primo posto. Ma ricordiamoci sempre che parliamo di una neopromossa virtualmente già salva con cinque mesi e mezzo d'anticipo.
Candellori (Sambenedettese): è l'anima di una squadra che non può prescindere da lui. Primo tempo di grande livello, nel quale sfiora un eurogol con un tiro potentissimo. Nella ripresa sfrutta un assist di Sbaffo per siglare l'1-1 con un tiro in diagonale imparabile per il portiere.
Chierico (Arezzo): tranne che in porta ha giocato praticamente in tutti i ruoli, contro l'Ascoli serviva la partita perfetta e l'8 in pagella testimonia quanto abbia fatto la differenza in uno scontro diretto dal sapore di serie B. Costanti raddoppi di marcatura su Milanese e Rizzo Pinna, un gran gol e la capacità di agire indifferentemente da rifinitore, mediano di interdizione e mezzala.
Bellini (Pianese): la partita perfetta, quel pomeriggio che non si potrà mai dimenticare. Sblocca il risultato con una conclusione da distanza favorevole, poi approfitta di un erroraccio della difesa del Forlì per mettere Bertini in condizione di raddoppiare. Cala il tris nella ripresa con un perfetto colpo di testa.
Dionisi (Livorno): effetto Venturato per gli amaranto, non ce ne voglia Formisano ma questa rosa non poteva ritrovarsi così in basso in classifica e la mano del nuovo allenatore si vede. Grande prova del capitano che, a tratti, corre e combatte come fosse un ragazzino alle prime armi. Il destino lo ripaga con la rete del 2-1.
Leonardi (Ternana): una rovesciata da grande attaccante per regalare una vittoria che sa di liberazione e che allontana le voci di un ribaltone in panchina. Pur essendo entrato da pochissimo sfodera una giocata spettacolare, conferma del fatto che si può essere risolutivi anche partendo dalla panchina.
Giovanni Tedesco (Perugia): il suo attaccamento alla maglia per risollevare una squadra che si stava avviando verso una clamorosa retrocessione, al punto che nemmeno un collega esperto come Braglia era riuscito a incidere. Altro che "operazione nostalgia": a oggi vediamo un gruppo che corre, lotta e che sa disporsi in campo in modo diverso a seconda del momento della partita. Cambi azzeccati, l'abbraccio travolgente di Angella dopo il gol del 2-1 vale più di ogni altro commento.













