La Top 11 del Girone B di Serie C: il Cobra morde il Grifone

E’ andata in archivio la 1^ giornata nel Girone B di Serie C. Questi i risultati:
Arezzo – Forlì 1-0
Livorno – Ternana 1-0
Perugia – Guidonia Montecelio 0-0
Pineto – Vis Pesaro 1-1
Sambenedettese – Bra 1-0
Torres – Pontedera 1-0
Ascoli – Pianese 0-0
Carpi – Juventus Next Gen 1-1
Ravenna – Campobasso 3-1
Rimini – Gubbio 0-0
Di seguito la TOP 11 di TuttoMercatoWeb.com che opta per il 4-3-3:
Bertini (Pianese): ci vogliono bravura e personalità per uscire da Ascoli senza gol al passivo. Prova ottima da parte del portiere, più volte sollecitato da Damiani e Corazza. Nel finale salva la propria porta con uscite tempestive su tutte le palle inattive a sfavore.
Mercadante (Torres): è Zecca a decidere una partita spigolosa e apparentemente destinata allo 0-0, del resto non è mai semplice affrontare le squadre allenate da un tecnico esperto come Menichini. Premiamo lui per aver disputato una prova di altissimo spessore al centro della retroguardia, ottimi un paio di interventi in scivolata sul propositivo Vitali.
Noce (Livorno): "Un muro". Così è stato definito da molti colleghi che seguono le sorti degli amaranto. Dalle sue parti transita un certo Ferrante, non propriamente l'ultimo arrivato in questa categoria, e non gli concede praticamente nulla seguendolo come un'ombra e anticipandolo talvolta anche con eleganza.
Mulè (Guidonia): chi pensava che la formazione di Ginestra potesse essere vittima sacrificale in uno stadio storico come il Curi ha dovuto ricredersi, anzi gli ospiti hanno sbagliato il rigore che poteva valere i tre punti. Prova ottima del pacchetto arretrato, lui ha avuto il merito di contenere bene due clienti scomodissimi come Kanoutè e Montevago.
Angella (Perugia): esordio negativo per i biancorossi, al punto che qualche tifoso dagli spalti ha già mostrato segni di insofferenza. Poteva andare effettivamente peggio se il Guidonia avesse segnato il calcio di rigore. Resta comunque il clean sheet, frutto della buona prova di un calciatore esperto e capace di trasmettere sicurezza ai compagni nei momenti di maggiore difficoltà.
Rosetti (Carpi): la beffa finale, col pareggio di Vacca al 95', non cancella la buona prova complessiva dei biancorossi contro un avversario, la Juventus NG, tra i più qualitativi del girone. Premiamo il mediano numero 29 per aver fatto un lavoro sfiancante in non possesso a centrocampo, con tanti palloni recuperati e molti duelli individuali vinti con caparbietà.
Germinario (Pineto): il vantaggio lampo di Jallow poteva scuotere i padroni di casa dal punto di vista psicologico, invece la squadra di Tisci ha reagito dieci minuti più tardi siglando il gol del definitivo 1-1 grazie ad una prodezza del centrocampista, bravo a lasciare sul posto il diretto avversario e a disegnare una traiettoria perfetta.
Damiani (Ascoli): "E' mancato solo il gol" ha commentato in sala stampa il tecnico bianconero Tomei, soddisfatto della prestazione offerta dai marchigiani. La stampa locale e nazionale concorda su un aspetto: il centrocampista è stato il migliore in assoluto ed è grazie a lui che i padroni di casa hanno sfiorato più volte il vantaggio. Primo esame superato a pieni voti.
Tavernelli (Arezzo): non il gol più bello della sua carriera, ma ha avuto il merito di farsi trovare al posto giusto al momento giusto dopo una serie di rimpalli nell'area di rigore del Forlì. In generale la prova degli amaranto va ben oltre il successo risicato, 90 minuti di qualità e quantità nei quali anche lui ha avuto diverse chance per timbrare il cartellino.
Konatè (Sambenedettese): fa tutto bene Tosi che, dopo una bella cavalcata personale, sforna un assist perfetto per l'attaccante. Da distanza ravvicinata è quasi un gioco da ragazzi metterla dentro. Nel 4-2-3-1 arretra leggermente il raggio d'azione, ma è comunque sempre bravo a riempire l'area di rigore e a creare scompiglio nella retroguardia avversaria.
Tommasini (Gubbio): lo premiamo non solo per il gol segnato, da rapace dell'area di rigore e con un pizzico di fortuna dopo la prima respinta del portiere, ma soprattutto per la capacità di fare reparto da solo senza dare punti di riferimento alla retroguardia avversaria. Prova da attaccante moderno.
Ciro Ginestra (Guidonia): avviso ai naviganti: prima di definire i laziali la squadra materasso bisognerà vedersela con il "cobra". Lo 0-0 a Perugia, con tanto di rigore sbagliato che poteva consegnare addirittura un colpaccio al Curi, fa capire che il gruppo non vuol proprio saperne di recitare il ruolo di vittima sacrificale
