Ternana, stallo totale sul nuovo 'Liberati': scontro Regione-Comune blocca il progetto
Nessun passo avanti sul nuovo stadio 'Liberati' (casa della Ternana) e sulla clinica privata collegata al project financing. L'ennesimo confronto tra la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti e il sindaco di Terni Stefano Bandecchi si è concluso con un nulla di fatto, anzi con un ulteriore irrigidimento delle posizioni.
La telefonata in serata non ha prodotto alcuna apertura. La governatrice ha ribadito la richiesta di ritirare la determina 2088 del 23 luglio 2025, l'atto con cui il Comune ha autorizzato il progetto stadio-clinica. Una proposta respinta al mittente da Palazzo Spada, che rivendica la correttezza dell'iter amministrativo e dell'esito della Conferenza dei Servizi.
La Regione ha offerto un contributo tecnico ed economico per lo stadio e l'inserimento della clinica nel piano sanitario regionale, ma il percorso richiederebbe tempi lunghi e di fatto prevede la separazione delle due opere. Una soluzione che il Comune considera incompatibile con la Legge Stadi, che sancisce l'indivisibilità del progetto, e che rischierebbe di far naufragare l'intera operazione.
Dal municipio sottolineano anche i profili di legittimità della richiesta regionale: un sindaco non può ritirare una determina dirigenziale, competenza che spetta esclusivamente al dirigente o all'autorità prevista per legge. La richiesta viene vista come una possibile ingerenza amministrativa.
Con le posizioni cristallizzate e la scelta della Regione di proseguire per via giudiziaria, ogni accordo politico appare ormai impraticabile. Sarà il TAR a decidere sul futuro del nuovo 'Liberati', mentre a Terni crescono le preoccupazioni per i tempi e per le ripercussioni sulla Ternana e sull'intera opera pubblica. A riportare la notizia è TernanaNews.













