Vis Pesaro, Di Paola: "Questo club un'isola felice, il rinnovo fino al 2030 è motivo d'orgoglio"


Manuel Di Paola, capitano della Vis Pesaro, è intervenuto nel corso dell'appuntamento mattutino di A Tutta C, trasmissione in onda su TMW Radio e su Il 61, canale 61 del digitale terrestre.
La stagione sta finalmente iniziando. Belle le amichevoli, bello il mercato… ma le gare di Coppa Italia di questo weekend hanno iniziato a sdoganare le partite che contano davvero. Quanto vi mancava, da calciatori, questa adrenalina e questa pressione?
"Sicuramente tanto. Questo periodo serve soprattutto per mettere “benzina nelle gambe” e prepararsi al meglio, ma quando iniziano le competizioni ufficiali l’adrenalina ti fa anche dimenticare la stanchezza dei carichi di lavoro. Non vediamo l’ora di iniziare".
Restando alla scorsa stagione: venivate da una salvezza conquistata all’ultimo secondo ai playout contro la Recanatese, poi è arrivata un’annata molto positiva. Da dove si riparte? L’obiettivo è consolidarsi o migliorare ancora?
"L’obiettivo primario della società è mantenere la categoria: il progetto può continuare solo così. Poi, certo, quanto fatto l’anno scorso deve essere uno stimolo. Ma ogni stagione è a sé, quindi dire “faremo meglio” o “peggio” è impossibile. Affronteremo il campionato con i nostri principi e le nostre caratteristiche, consapevoli che non sarà facile".
Com’è lavorare con mister Stellone? Pucciarelli, intervistato proprio da A Tutta C, ha detto che “con la Serie C non c’entra nulla”. Condividi?
"Assolutamente sì. È un allenatore molto preparato, sa gestire ogni situazione, dall’analisi dell’avversario alla conduzione della settimana. Ha esperienza di grandi palcoscenici, ha vinto campionati: la sua mentalità ti entra dentro e ti spinge a dare il massimo".
La Vis Pesaro è una società solida, cosa rara in Serie C. Nel Girone B quest’anno non sembra esserci una “squadra da battere” come in passato. Potete dar fastidio in alto?
"Conosco bene il Girone B: è sempre equilibrato, difficile imporsi ovunque. Noi non ci poniamo limiti, né nel lungo termine né nelle singole partite. Vogliamo provare a dar fastidio a tutti, come l’anno scorso, quando pochi si aspettavano il nostro campionato".
Un mese fa hai rinnovato fino al 2030: un contratto lunghissimo per la Serie C. Cosa significa per te?
"È un motivo d’orgoglio. A 28 anni non è scontato firmare un pluriennale, ma c’era la volontà di entrambe le parti di proseguire insieme. Fa piacere far parte di un progetto chiaro, con una “vecchia guardia” che resta e dà continuità. Qui mi sento a casa: questo è il mio quarto anno consecutivo, e se resterò fino al termine del contratto sarà la società con cui ho giocato di più".
Il presidente ha dichiarato di volere uno stadio all’altezza delle ambizioni. Possiamo definire la Vis un’isola felice?
"Sì, perché qui il calciatore può pensare solo a giocare: non manca nulla. Quest’anno avremo anche un nuovo centro sportivo, cosa non scontata in Serie C. Pesaro è una città che vive di sport e i tifosi ti trascinano quando le cose vanno bene.
Da capitano, c'è un giovane della Vis che ti ha colpito?
"Quest’anno ci sono tanti ragazzi bravi e vogliosi di migliorarsi. Se devo fare due nomi: Bocs, centrocampista arrivato in prestito dal Pisa, e il difensore Ceccacci, di nostra proprietà, giovane ma già maturo in campo.
Chiudiamo con una curiosità: due stagioni fa, dopo la salvezza con la Recanatese, in campo festeggiava anche… una capra con la sciarpa della Vis. Sai che fine ha fatto?
"Sta benissimo! Abbiamo rivisto il proprietario a una serata con i tifosi: la capra è a casa, “tenuta per le occasioni migliori”. Speriamo di rivederla presto in campo a festeggiare".
