Svezia, Mondiale a rischio ma Tomasson non si dimette dopo il flop: "Ho un contratto"

Un punto in quattro partite e solo due gol segnati. Le sconfitte contro Kosovo e Svizzera hanno acceso il malcontento in Svezia e ora la posizione del commissario tecnico Jon Dahl Tomasson è seriamente in bilico.
Il tecnico danese, però, non ha alcuna intenzione di dimettersi. "Ho un contratto con la federazione e siamo nel pieno delle qualificazioni. Il risultato di stasera è terribile, ma resto concentrato", ha dichiarato a Viaplay dopo la partita persa in casa contro Kosovo. Pressato nuovamente sulla possibilità di lasciare, Tomasson ha ribadito in conferenza: "Non intendo dimettermi. Conto di restare e di invertire la rotta. Credo ancora di avere la squadra con me".
Il CT ammette le difficoltà, ma difende il proprio lavoro: "Non penso che i giocatori dubitino della tattica, ma non siamo stati abbastanza bravi". Anche gli attaccanti Viktor Gyökeres e Alexander Isak hanno espresso solidarietà all’allenatore, assumendosi parte delle responsabilità. "Abbiamo fiducia in Tomasson e continueremo a crederci fino alla fine del girone. Siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo restare uniti", ha detto Gyökeres. Isak, visibilmente deluso, ha aggiunto: "Siamo estremamente amareggiati. Dobbiamo guardarci allo specchio: nessuno è stato all’altezza, né noi giocatori né il gruppo nel suo insieme. Ma non siamo noi a decidere del futuro dell’allenatore".
La situazione degli scandinavi è disperata: 1 punto in 4 partite, il secondo posto (occupato dal Kosovo) è distante sei lunghezze a due giornate dalla fine del Gruppo B. Grazie alla Nations League, però, la Svezia può partecipare almeno ai playoff continentali.
