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Italia, parola al ct Gattuso: "Israele? Se non giochiamo è 3-0 a tavolino. Chiesa non se la sente"

Italia, parola al ct Gattuso: "Israele? Se non giochiamo è 3-0 a tavolino. Chiesa non se la sente"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:53I fatti del giorno
di Daniele Najjar

L'Italia si prepara alle sfide contro Estonia e Israele, sperando che nel frattempo la Norvegia lasci qualcosa per strada, così da puntare al sorpasso in vetta evitando gli spareggi per andare al prossimo Mondiale.

Il commissario tecnico azzurro, Gennaro Gattuso, ha parlato in conferenza stampa in vista dei prossimi impegni. Innanzitutto, l'allenatore ha commentato la scelta di Spinazzola e Piccoli al posto di Politano e Zaccagni: "Giocheremo la prima in un modo e la seconda in un altro modo, le scelte sono state fatte su queste basi qua. Mi dispiace per i giocatori che abbiamo perso, ma sono arrivati giocatori che possono darci una mano. Le scelte sono state fatte pensando a queste gare".

Sulle nuove leve in crescita, Ahanor e Tressoldi, protagonisti in Atalanta-Club Brugge: "Li ho visti bene. Possono avere la possibilità di vestire la maglia azzurra, ne stiamo parlando col presidente e con Buffon. Ci stiamo lavorando, vediamo se si può fare qualcosa".

Sulla scelta di far giocare Milan-Como a Perth: "E' il calcio moderno. Ci sono cifre importanti e le società giustamente ci pensano bene. Quando ti offrono cifre così importanti è giusto prenderle in considerazione. Sono cose a cui pensano i club, ma non la vedo come una cosa negativa. Alla prima domanda rispondo che le pressioni sono tante, mi piace girare molto. Non mi annoio, pensavo potesse mancarmi il campo invece è un lavoro bello faticoso. C'è una grande responsabilità, io la sento tutta ed è un qualcosa che mi sta piacendo molto. Spero di avere sempre questo entusiasmo".

Sulle cose da correggere e su Federico Chiesa: "Cosa c'è da correggere? C'è da correggere tanto rispetto a settembre, ma ci sono state anche cose positive. Contro Israele l'abbiamo riaperta noi e poi qualcuno da lassù ci ha voluto bene e l'abbiamo portata a casa. Dobbiamo migliorare sull'atteggiamento, dobbiamo annusare il pericolo. Non è una questione di moduli, ma di annusare il pericolo e fare bene con tutta la squadra. La questione Chiesa è semplice: io parlo tanto coi miei giocatori, li stresso tanto. Con Fede c'è ogni settimana una lunga chiacchierata e da parte mia lui sa ciò che penso su di lui, ma poi bisogna rispettare ciò che ti dice un giocatore. Non si sente al 100% e vuole stare bene al 100%, è questa la verità".

Sulla possibilità di giocare a tre in difesa: "Come ho trovato la situazione? Devo dire molto meglio adesso rispetto a un mese fa, hanno molto più minutaggio e questo è importante. Sulla difesa a tre dico che ogni allenatore deve essere bravo a fare tutto, non posso andare dietro al mio ego. Anche se non mi piace non è importante, sceglieremo il modo migliore per mettere i giocatori il più a loro agio è possibile".

Su Raspadori come esterno: "Anche contro l'Estonia a Bergamo l'ho messo esterno, può essere una soluzione". Sulle convocazioni di Cambiaghi e Nicolussi Caviglia: "Cambiaghi alter-ego di Politano? Sì, si somigliano lui e Politano. Lo scorso anno è stato sfortunato e s'è rotto il crociato, ma è un ragazzo che sa fare bene tutte e due le fasi. Nicolussi se vuoi giocare col vertice basso ha equilibrio e qualità. Ha le caratteristiche giuste per ricoprire quel ruolo".

Sull'aria che si respira intorno alla sfida contro Israele: "Dobbiamo annusare il pericolo, questo è l'aspetto che dobbiamo migliorare più di tutti gli altri. Andremo a Udine e sappiamo che ci sarà pochissima gente: lo capisco, capisco la preoccupazione. Sappiamo che dobbiamo giocarla altrimenti perdiamo 3-0. Dispiace vedere ciò che sta succedendo, fa male al cuore, ma non possiamo dire che l'ambiente è sereno. Lo sappiamo bene. Ci saranno diecimila persone fuori lo stadio e 5-6mila dentro. Avremmo preferito un clima come quello vissuto a Bergamo un mese fa".

Su Moise Kean: "Lo scorso anno è andato in doppia cifra. Gli ho detto che in questo momento deve dare qualcosa in più perché è un giocatore importante, non deve andare alla ricerca di alibi ma deve stare lì, farsi trovare pronto ed essere un punto di riferimento per i suoi compagni".

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