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Forse si sta esagerando con l’odio mascherato da fede calcistica: i miei pensieri

Forse si sta esagerando con l’odio mascherato da fede calcistica: i miei pensieriTUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
mercoledì 26 aprile 2023, 06:00L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

Probabilmente sto invecchiando, calcisticamente parlando. Spesso, quelli della mia generazione, vengono definiti boomer e, in effetti, mi ci ritrovo abbastanza in questa “categoria”. Sono nostalgico e fatico ad accettare le nuove forme di socialità e divertimento. Mi accade soprattutto quando sono costretto a disquisire con qualcuno di calcio. Un tempo cercavo il confronto e difendevo le mie convinzioni, sicuro che un aperto dialogo fosse il modo migliore per arrivare ad una conclusione. Oggi, invece, rifuggo ogni discussione. Non commento nessun post, a volte evito anche di soffermarmi su “post a rischio”. Non sopporto più l’odio mascherato da fede calcistica.

Ormai è un tutti contro tutti senza regole. L’importante è gridare più forte degli altri e difendere, anche quando sarebbe meglio stare zitti, la propria squadra del cuore perché, come dicono tutti, “gli altri dovrebbero vergognarsi”. Un potenziale tocco di mano o un possibile intervento falloso accendono l’odio di chiunque, sia esso un tifoso, un giornalista o, semplicemente, uno assiduo frequentatore dei social alla ricerca di qualcuno con cui sfogarsi.

Non fa per me… Ho sempre cercato di svolgere il mio ruolo di giornalista con umiltà. La mia prima e unica regola è sempre stata la seguente: “Ricordati che non sei mai stato un calciatore o un arbitro professionista, quindi non fare il sapientone”. Giudicare fa parte del mio mestiere ma sempre rispettando il calcio e chi ne fa parte. Ho sempre chiesto scusa quando ho sbagliato, non ho mai strombazzato ai quattro venti le mie “vittorie” (se così si possono definire). Sono un fedele sostenitore dell’assioma secondo il quale “il tifoso paga il biglietto e ha il diritto di fischiare la propria squadra” ma non mi ha mai convinto chi parla di malafede, complotti o, ancor di più, chi crede che ci sia il palazzo dietro alle presunte nefandezze nei confronti del proprio club.

Il calcio è gioia e disperazione ma sportiva. Tutto il resto è un esercizio fine a sé stesso. Un giorno sono io il cattivo, quello dopo lo diventi tu… Tutto questo pippone (scusatemi) per qualche mio (personale) pensiero che sparo a raffica per non farvi perdere altro tempo…
- Il Napoli ha strameritato di vincere questo Scudetto. Gli avversari non ci sono stati perché la squadra di Spalletti se li è divorati con il suo gioco straordinario
- Chi crede che Allegri sia il male della Juventus non ha mai gestito una situazione di completo disagio come quella in cui si è ritrovato l’allenatore bianconero
- Leao è il più talentuoso giocatore che c’è in Serie A ma il Milan non può permettersi di svenarsi per trattenerlo
- Gli arbitri e il VAR sbagliano e continueranno a sbagliare ma non c’è nessuna malafede dietro a tutto ciò
- Tifare le squadre italiane impegnate in Europa è una scelta personale. Personalmente preferisco veder vincere la Champions League a Milan o Inter che al Manchester City (il Real Madrid è un discorso a parte per via di Ancelotti)
- Se non rispondo ai commenti non è perché non vi voglio bene, solamente non fa più per me
Chiudo questo editoriale “personale” con le mie più sentite scuse ma, questa volta, era doveroso metterci un punto, il mio.

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