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Atalanta-Napoli 1-2, le pagelle: Osimhen on fire, Meret miracoloso. Demiral il peggiore

Atalanta-Napoli 1-2, le pagelle: Osimhen on fire, Meret miracoloso. Demiral il peggioreTUTTO mercato WEB
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domenica 6 novembre 2022, 06:41Serie A
di Pierpaolo Matrone

Atalanta - Napoli 1-2

ATALANTA (A cura di Patrick Iannarelli)

Musso 6 - Due gol incassati, ma nessuna responsabilità. Non viene impegnato parecchio, l'attenzione però non manca mai.

Toloi 6 - Da buon capitano è l’ultimo ad abbandonare la nave. Prova in tutti i modi a gestire un attacco imprendibile, a volte prova anche a rilanciare la manovra. È il primo regista, a volte l'unico.

Demiral 5 - Due gli anticipi su Osimhen per rompere il ghiaccio, poi il nigeriano diventa ingestibile: errore macroscopico sulla prima rete, pasticcio difensivo pure sul secondo gol degli azzurri. Si riprende un pochino nel secondo tempo, ma solo per qualche minuto.

Scalvini 5,5 - Soffre le sfuriate di Lozano, perde qualche pallone di troppo nella fase cruciale: il ragazzo si farà anche se ha le spalle strette.

Hateboer 5 - Gira a vuoto, si divide le responsabilità sulle prime due reti del Napoli con Demiral. Nella ripresa si divora pure il gol del pari: chiude bene sul secondo palo, ma perde il contatto con la sfera praticamente a due passi da Meret. Dall'81' Soppy s.v.

Koopmeiners 6 - Gestire palla in un centrocampo simile diventa complicato pure per il centrale olandese. Nel primo tempo spreca due-tre lancioni per Hojlund, nella ripresa viene lasciato solo. Anguissa lo marca a vista. Dall'81' De Roon s.v.

Ederson 5,5 - Questa volta il duetto con Pasalic non riesce per niente. Il numero 99 del Napoli fa praticamente quello che vuole in mezzo al campo, non basta qualche pallone strappato agli avversari.

Maehle 6 - Il più pericoloso in casa Atalanta nel secondo tempo, sua l’azione più pericolosa: gli manca ancora quel pizzico di cattiveria per poter iniziare a segnare come in nazionale.

Pasalic 5,5 - Brilla poco, pasticcia pure lui in mediana. Può e deve fare meglio, soprattutto nell’ultimo passaggio. Dal 70’ Malinovskyi 5,5 - Ci prova in qualche modo a scardinare la difesa ospite, ma gli spazi sono parecchio stretti.

Hojlund 5,5 - Subito spreca una buona occasione calciando su Meret, poi si impegna tanto, forse troppo. E l’aggancio mancato nella ripresa in spaccata pesa parecchio. Dal 70’ Zapata 6 - Deve ancora ritrovare la giusta forma fisica, gli arrivano pure pochi palloni giocabili.

Lookman 7 - Come al solito ci mette un bel po’ per accendersi, ma appena sgasa crea pericoli al Napoli. Ci mette la firma per la sesta volta in 13 partite, su calcio di rigore. Dall'81' Boga s.v.

Gian Piero Gasperini 5,5 - È mancato un pizzico, quel qualcosa in più per arrivare a pareggiare i conti. Un soffio, forse qualche cambio da fare con minuti d'anticipo. L'Atalanta però è ancora una volta troppo frenetica.

NAPOLI

Meret 7,5 - La parata su Maehle a inizio ripresa vale un gol, quella su Hojlund meno spettacolare, più di posizione, ma altrettanto bella e importante. Quando vieni criticato, è bene portarsi le mani sulle orecchie. Lui, che dopo l'errore col Bologna e qualche presunta imperfezione ad Anfield in quella condizione ci stava, le mette invece entrambe sul pallone. Su ogni pallone. Saracinesca.

Di Lorenzo 6 - Ci mette tantissimo cuore, tantissima corsa, tutto il fiato dei suoi polmoni. Viene impegnato anche in mezzo, ma sulla corsia soffre più del solito.

Kim Min-jae 7 - Non sbaglia un-movimento-uno. Letture di gioco impeccabili e, quando non ci arriva con la mente, ci mette il corpo. Perfino quando viene ammonito fa la cosa giusta.

Juan Jesus 6,5 - Il duello con Hojlund lo vince lui. Attento, concentrato e anche determinante con una chiusura nel finale.

Mathias Olivera 6,5 - Ad Anfield aveva convinto e lo fa anche stasera in un'altra gara stile Premier, a tutto gas, con una spinna costante e anche la qualità giusta per fare il terzino moderno, come gli chiede Spalletti.

Zambo Anguissa 6 - Perde qualche pallone di troppo, risentendo forse dei ritmi della partita che non combaciano con una condizione non ancora al top. Ma ne recupera anche tanti altri e li ripulisce con tecnica sublime. Dal 94' Gaetano s.v.

Lobotka 7 - Per come si gira e si rigira col pallone tra i piedi, nascondendolo agli avversari, a mo' di trottola, più che il '68' dovrebbe avere il '69' sulle spalle. Se qualcuno si distrae c'è sempre lui a metterci una pezza, come un buon angelo custode.

Zielinski 6,5 - Quando si fa vedere, è sempre una gioia per gli occhi: passo elegante e giocate prelibate, come il cross vincente per l'1-1 di Osimhen. Certo, a volte tende ancora a scomparire per un po', ma lo fa sempre meno. Dal 65' Ndombele 6,5 - Si fa apprezzare per un gran dribbling, ma in generale ormai sembra completamente dentro ai meccanismi di questo Napoli. Un'altra garanzia per Spalletti.

Lozano 5 - La nota stonata di serata. Troppo egoista su un paio di ribaltamenti, gioca con la testa bassa e fa male solo con la corsa. Spalletti lo riprende dall'inizio alla fine, poi si stufa anche dell'atteggiamento e lo tira fuori. Dal 65' Politano 6 - Il piglio è quello giusto, la maggiore freschezza gli permette di avere una marcia in più rispetto agli avversari. Si sacrifica anche dietro con ripiegamenti puntuali.

Osimhen 8 - Da quand'è rientrato non ha mai fatto cilecca in campionato: 7 gol in 5 gare, 8 in totale e ora è capocannoniere solitario. Trova il primo di testa, la specialità della casa che fin qui gli era mancata. Aggiungiamoci l'assist, la cattiveria e la voracità della pantera su ogni pallone. Risultato? MVP, ancora una volta. Dal 75' Simeone s.v.

Elmas 7 - Gli si può dire tutto - e a Napoli succede, le critiche sono parecchie - ma di certo non che non abbia le spalle larghe. La partita è pesante, perché si gioca a Bergamo e perché deve rimpiazzare la stella Kvara. E lo è anche quel pallone del 2-1. Ma lui, classe '99, ha il ghiaccio nelle vene. E sforna una prova convincente in cui risulta decisivo: riscatto. Dal 93' Zerbin s.v.

Luciano Spalletti 7,5 - Se lo spartito è giusto, e il direttore d'orchestra sa sempre cosa inventarsi, può mancarti anche una prima voce (Kvaratskhelia) ma lo show resta lo stesso. Guarda caso, poi, chi ti permette di portare la standing ovation a casa è proprio il sostituto di quella prima voce (Elmas). Se ne va in fuga, a +8 sull'Atalanta, e la cosa più bella è che è tutto meritatissimo.

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