Bernabé attacca Lotito: "Mi auguro ceda la Lazio. Si crede il Santo Padre e dorme in Senato"
All'Olimpico dalla scorsa giornata una nuova aquila vola prima delle partite della Lazio. Si tratta di Flaminia, la quale ha preso il posto di Olimpia, rapace appartenuto all'ex falconiere del club Juan Bernabé, licenziato a gennaio dello scorso anno dopo che quest'ultimo aveva diffuso un video sui propri account social post operazione di protesi peniena. Oggi, a distanza di quasi un anno, Bernabé ha parlato in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.
Si è mai pentito di aver pubblicato quel video che le costò il lavoro?
“Chiesi scusa se qualcuno si era offeso, ma non mi pento di averlo pubblicato. Il problema è che l’Italia ha una cultura chiusa, bigotta. In Brasile o in Giappone le feste in cui si celebra la nudità sono normali, qui sono inammissibili. Io sono cresciuto in una famiglia naturista, per me un corpo nudo non fa scandalo e non pensavo di creare tutto questo scalpore con il mio video, che era di carattere scientifico al termine di un’operazione. Claudio Lotito ha completamente decontestualizzato quel post: ha iniziato a dire che la Lazio non era Cicciolina (ex pornostar, ndr). Vorrei ricordare al Presidente che Cicciolina - che considero un esempio di libertà - ha occupato lo stesso banco in Senato che ora occupa lui… Mi ha fatto passare per un depravato ma io sono una persona cresciuta in un seminario, che in gioventù ha sempre lavorato. Ho due figli e dei valori morali molto solidi. Detto ciò, io nella mia vita voglio fare quello che mi pare. Oggi ho creato un profilo su Onlyfans proprio per questo: per dimostrare che sono libero di vivere come pare a me, senza che nessuno mi debba giudicare. Quando il video venne fuori io lo chiamai subito e mi scusai per quanto successo. Lotito mi disse che non era arrabbiato con me, ma con l’urologo, che secondo lui mi aveva sfruttato in quanto persona pubblica per farsi pubblicità. Io gli risposi che l’urologo non c’entrava nulla, allora Lotito ha iniziato a parlarmi di codice etico. Ma come può un uomo come lui parlare di etica? Lui che non rispetta nessuno e che dorme in Senato? Credetemi, se lui fuori si comporta male, in “casa” è anche peggio”.
Può dirci cosa successe davvero qualche mese fa con l’occupazione della casa a Formello?
“Come detto ho vissuto alla Lazio per 15 anni, occupando quella stanza che era casa mia. Io pagavo per quella stanza, non me l’ha regalata nessuno. Era un mio diritto rimanere lì, anche perché dopo l’operazione il dottore mi diede trenta giorni di convalescenza. Lotito mi mandò la Digos dopo soli due giorni dall’operazione per cacciarmi via come se fossi un delinquente. Quando arrivarono feci fatica ad alzarmi da letto per aprire la porta da quanto stavo male. Non era vero che mi ero ‘barricato’ come qualcuno scrisse, dimostrai agli uomini della Digos che avevo un certificato di malattia e che lo avevo mandato alla società. Anche in quel caso ci fu malafede perché furono loro a dirmi che sarei potuto rimanere lì finché il mio stato di salute non fosse migliorato. Per me da parte di Lotito e della Lazio ci fu della gelosia…”.
Cosa intende?
“Quando c’erano degli eventi io ero amato, lui no. Questo creò gelosia che si ripercosse su diversi ambiti. Come mai la parte marketing del club non ha mai fatto un pupazzo, una sciarpa o un gadget che rappresentasse Olimpia? Non hanno mai fatto niente. La verità è che mi volevano fuori dalla Lazio e hanno sfruttato la foto del pene fuori dalla sala operatoria per cacciarmi”.
Ma la Lazio la segue ancora?
“Io sarò sempre laziale. Ho rappresentato quel club e lo tiferò fino alla morte, a prescindere da tutto. Auguro il meglio alla Lazio, e quindi le auguro di essere ceduta quanto prima possibile da Claudio Lotito. Lui in questi 23 anni non ha fatto nulla per la squadra, che vive non grazia al suo Presidente, ma grazie ai suoi tifosi. Il blocco del mercato? Non è una novità. Lotito si crede il ’Santo Padre’, è uno che ti telefona alle 01:00 della notte per caz***e e per le cose importanti non si preoccupa. Fa tutto il contrario di quello che gli chiedono i suoi tifosi: sembra una guerra interna. Si burla dei suoi tifosi e crea un ambiente tossico intorno alla Lazio”.











