Colpo di scena in casa Lazio: ora Inzaghi può restare. Oggi l'incontro decisivo

L'attesa è finita, dentro o fuori. Oggi si deciderà il futuro di Inzaghi e della Lazio. Destino vuole che il tecnico, in scadenza il 30 giugno, si incontri con il presidente Lotito e il ds Tare il 26 maggio, la data per eccellenza per i tifosi, che oggi celebrano la ricorrenza della vittoria contro la Roma nella finale di Coppa Italia del 2013. Festeggeranno l'evento con un po' di nostalgia perché l'eroe di quella sera, Senad Lulic, andrà via. Per questo, sperano di non perdere un altro pezzo del proprio cuore: Simone Inzaghi. Lui e Lotito si guarderanno negli occhi per capire se veramente sia il caso di andare avanti insieme dopo cinque anni (anche se si conoscono dal 2004, quando Lotito ha preso la Lazio) oppure salutarsi.
Colpo di scena - Fino a ieri a pranzo l'ipotesi del divorzio era la più calda: l'ultimo mese di campionato non è piaciuto a Lotito, infuriatosi soprattutto dopo le dichiarazioni del tecnico dopo l'ultima giornata contro il Sassuolo. Frasi che hanno aggiunto pepe, in un rapporto che aveva bisogno di tutt'altro tranne che di altre tensioni. Ma l'ufficialità di Gattuso alla Fiorentina (principale concorrente per la successione in biancoceleste) e la chiamata di ieri di Lotito a Inzaghi ha riavvicinato sensibilmente le parti. Un colpo di scena clamoroso, perché molti lunedì a Formello erano già pronti a salutare Inzaghi.
La mossa di Lotito - Il presidente farà la sua proposta a Inzaghi: un rinnovo alle stesse cifre attuali, senza quell'aumento che il tecnico vuole e che, con il lavoro sul campo e i risultati raggiunti, ha dimostrato di meritare. Un modo per quasi costringerlo a prendere la decisione di andare via. Da capire però come eventualmente reagirà l'allenatore, che nel domino delle panchine potrebbe non avere una valida alternativa. Dunque sono aumentate le possibilità di un riavvicinamento. Perché nonostante incomprensioni, tra loro c'è un rapporto che va oltre tutto. E l'amore che Inzaghi prova per la Lazio può essere il fattore decisivo, che cambia le carte in tavola. Se invece sarà addio, senza Gattuso, rimangono in piedi le piste Mihajlovic, Sarri e Conceicao, tornato di nuovo sul mercato dopo la rottura improvvisa col Napoli. L'attesa è finita, oggi per Inzaghi sarà dentro o fuori
