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Fabregas e i gol degli esterni: "Sono loro a doverci credere". E spiega l'evoluzione di Addai

Fabregas e i gol degli esterni: "Sono loro a doverci credere". E spiega l'evoluzione di AddaiTUTTO mercato WEB
Tommaso Bonan
Oggi alle 18:45Serie A
Tommaso Bonan

Sarà il Como di Cesc Fabregas ad aprire la 13esima giornata di Serie A, con l'anticipo in programma domani sera contro il Sassuolo. Alla vigilia, oltre al futuro di Nico Paz (leggi qui), sono tanti i temi affrontati e analizzati dal tecnico spagnolo. Fra questi, anche quello relativo agli esterni: "Sono contento per loro, ma sono loro a doverci credere. Il primo gol di Addai, erano pari con il difensore, ha messo la gamba prima davanti e ha fatto gol. Prima invece sarebbe rimasto più fuori, non lo avrebbe sentito. È una questione di tempo, devi lavorarci su e che capiscono che in questa maniera si fanno più gol. E si sta sempre più vicino alla vittoria. Noi vogliamo dominare le partite, mettere tanta gente in aria e con l'attenzione giusta, ma con la libertà mentale di fare male alla squadra avversaria. Non parlo di tattica o altre cose, ma devi volerlo più dell'avversario", alcune della parole in conferenza stampa.

Avevate il problema gol e lo avete risolto. Ma bisogna evidenziare anche come sono arrivati i gol: Addai sul 2-1 e Baturina hanno segnato con i piedi meno forti… allora è servito martellare 40 minuti la squadra? Aveva detto di non averlo mai fatto…
"È servito, si è visto (ride, ndr). Quando il mister ti fa vedere una cosa, tu vuoi far vedere che hai capito e dimostrarlo. Ma solo adesso si vede. Portando la continuità avanti, essere questa squadra sempre. Questo dipende da me, avere questa mentalità e continuità, ma anche essere la squadra più completa possibile. Ma questo non dipende tanto dalla tattica, poi conta la fame, quello che hai dentro e quello che vuoi fare di più. Di quanto ho visto a Torino sono contento".

Come si gestisce in un gruppo così giovane la pressione e le aspettative? Nello spogliatoio che clima si respira?
"Non parlando della classifica, solo della performance. Alcune volte si perde, ma io faccio un rinforzo sul risultato. Quando sei alla Juve, al Milan... è diverso. Qua ho la responsabilità di gestire le cose in maniera diversa. Ieri l'Inter ha perso, anche giocando bene. La mia responsabilità è fare questo con i miei giocatori: la nostra fortuna è il tempo e lo spazio da dare al giocatore. E non c'è pressione perché non si gioca in un top club. Si cresce in un clima salutare. Addai? Ha fatto due gol, è la prima volta e se domani gioca o entra dalla panchina, deve rifarli. Loro mi devono dare quel tipo di risposta. Nico? Dal primo giorno si è visto un giocatore dalla personalità devastante, lo vedo anche con Ramon, Valle. Jesus Rodriguez e Addai che giocano da poco nel calcio professionista devono spingere. Ma dipende da loro, devono trovare forza dentro di continuità".

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