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Inter, altra beffa. E fa ancora più male. Cinque sconfitte in tre mesi sono troppe e le prestazioni non bastano. Il calcio italiano risponde alle critiche, con tre successi e otto gol. Gravina farà mai mea culpa?

Inter, altra beffa. E fa ancora più male. Cinque sconfitte in tre mesi sono troppe e le prestazioni non bastano. Il calcio italiano risponde alle critiche, con tre successi e otto gol. Gravina farà mai mea culpa?TUTTO mercato WEB
Lorenzo Di Benedetto
Oggi alle 00:00Editoriale
Lorenzo Di Benedetto

Due sconfitte in quattro giorni e la seconda beffa consecutiva che fa malissimo. L'Inter è uscita dal Metropolitano di Madrid con zero punti, tanti rimpianti e il morale sotto i tacchi, per un gol preso al 93' che pesa come un macigno per Chivu e i suoi giocatori. Dopo il derby perso contro il Milan era attesa una risposta nella sfida di Champions League contro l'Atletico ma il colpo di testa di Gimenez ha rovinato la serata dei nerazzurri, che restano tra le primissime nella mega classifica della ex coppa dei campioni ma che non hanno trovato quel risultato positivo che avrebbe cambiato l'umore di tutto l'ambiente. La prestazione, così come nella gara contro il Milan, c'è stata, in un campo difficile e contro una squadra che davanti ai propri tifosi non perde praticamente mai in Europa, ma alla fine quello che conta, come sempre, è il risultato, e dopo il ko nella stracittadina ne è arrivato un altro, l'ennesimo in questo inizio di stagione. L'Inter, nelle prime sedici partite dell'annata, tra campionato e Champions, ha perso cinque volte e questo dato deve far riflettere eccome. Troppi ko per una squadra che ha il compito e il dovere di vincere trofei e lo stesso Chivu dovrà prendere le giuste contromisure. Come si dice spesso nel mondo del pallone, se non puoi vincere allora non perdere e questo assunto deve entrare nella testa di tecnico e giocatori, per evitare di ritrovarsi a doversi leccare le ferite troppo spesso. Ok il gioco, ok le prestazioni, ma sia l'uno che le altre non bastano a questi livelli, questo è poco ma sicuro.

Per un'Inter che non può sorridere sono però arrivate tre risposte molto importanti dalle altre italiane impegnate in Champions. Mentre non si fa altro che parlare male della Serie A, del livello del nostro campionato che, almeno per quello che sembra, si è abbassato, Napoli, Juventus e Atalanta hanno trovato tre successi tanto fondamentali quanto convincenti, anche se non perfetti. Otto gol totali per azzurri, bianconeri e orobici con tre risposte alle critiche che devono essere il punto di ripartenza per Conte, Spalletti e Palladino. Sia chiaro, le avversarie non erano di primissimo livello ma poco importa. Il neo tecnico dei nerazzurri è quello che più di tutti può ritenersi soddisfatto visto che dopo il primo tempo horror all'esordio sulla panchina della Dea al Maradona contro il Napoli sono arrivate solo buone notizie. Adesso la stagione entrerà nel vivo, per tutti, dopo l'ultima sosta invernale che ci siamo lasciati alle spalle e l'ex allenatore della Fiorentina sta già mostrando tutto il potenziale, che era rimasto nascosto con Juric, della sua squadra.

Bene le italiane in Champions dunque, contando anche che l'Inter è comunque a quota 12 punti dopo le prime cinque giornate, mentre continua a tenere banco anche il capitolo Nazionale. Manca ancora tanto a marzo, quando si giocheranno gli spareggi per la qualificazione al Mondiale, ma le parole di Gravina di questa settimana non sono state né banali né troppo convincenti. La speranza di tutti noi è che l'Italia possa riuscire, finalmente, a qualificarsi alla competizione più importante di tutte ma il fatto che il numero uno della FIGC abbia praticamente affermato che in caso di disastro non farebbe un passo indietro non può passare inosservato. Come detto ci sarà tempo per parlare di tutto questo e la speranza è che non si debba affrontare questo discorso, ma a volte mettersi in discussione potrebbe essere una cosa quantomeno da pensare. Fare mea culpa non è un sacrilegio e visti i risultati della nostra Nazionale Gravina dovrebbe pensarci.

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