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Ferrari e Goretti non all'altezza per far rialzare la Fiorentina. Ma la proprietà dov'è?

Ferrari e Goretti non all'altezza per far rialzare la Fiorentina. Ma la proprietà dov'è?TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2024
Lorenzo Di Benedetto
Oggi alle 17:38Serie A
Lorenzo Di Benedetto

La Fiorentina sta vivendo uno dei momenti più complicati della sua storia e la sensazione è che non si sia niente, o quasi, che possa far rialzare una squadra sempre più allo sbando. La sconfitta rimediata sabato al Mapei Stadium contro il Sassuolo fa più male di tutte le altre, visto che è arrivata dopo il patto con i tifosi e in una giornata dove in molti pensavano che Kean e compagni potessero rialzarsi. Prima il battibecco tra lo stesso centravanti e Mandregora in occasione del calcio di rigore, poi trasformato dal centrocampista, che ha sbloccato la partita, poi la rete di Volpato che ha fatto sciogliere come neve al sole una squadra in difficoltà come non mai e infine le altre due reti subite e il lungo colloquio negli spogliatoi che non sembra aver però portato a niente. A riprova di tutto questo le parole di Vanoli in conferenza stampa da Reggio Emilia, dopo 90 minuti di chiarimenti tra staff tecnico e squadra dopo la fine della gara, con l'allenatore che parlando del bisticcio su chi dovesse battere il rigore che ha affermato: "Il rigorista è Gudmundsson, ma non se l'è sentita di tirarlo". Neanche 24 ore dopo però la smentita dell'islandese sui social: "Non rifiuterò mai di prendere un rigore".

Ecco, questa rappresenta l'ennesima fotografia di un ambiente spaccato, perché non esiste al mondo che vengano date due versioni così diverse nel giro di poche ore. Manca alchimia, manca chiarezza, manca tutto in casa Fiorentina e la sensazione è che alla guida del club, parlando della dirigenza, ci siano due persone che non possono essere in grado di risollevare l'ambiente. Da una parte il direttore generale Alessandro Ferrari, una persona che col calcio ha poco o nulla a che fare, dall'altra il direttore sportivo Roberto Goretti, che si trova a gestire una situazione più grande di lui, vista la sua poca esperienza, come si può notare anche dalle farraginose dichiarazioni rilasciate nel post gara della sfida contro il Sassuolo.

Ma la vera domanda è un'altra: dov'è la proprietà? La risposta è impossibile da dare ma riportando soltanto i fatti è chiaro che Rocco Commisso non ci sia più. Nessuna dichiarazione da parte del patron, in una situazione dove servirebbe una presa di posizione importante e netta. Va bene non essere a Firenze, ma serve la voce del proprietario adesso. Che sia lui o sua moglie Catherine poco importa ma qualcuno deve parlare e decidere. Perché la città e la tifoseria meritano di sapere cosa sta succedendo e se sono veri i comunicati di smentita che riguardano la cessione del club allora è giusto che la proprietà torni a farsi sentire.

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