Quando dall'inizio se non ieri? In casa Juve prosegue la gestione cervellotica di David
Jonathan David ieri sera non ha avuto un buon impatto con la partita, ma la Juventus ha comunque giocato meglio dopo il suo ingresso. Il centravanti canadese al Maradona è sceso in campo solo dopo l'intervallo, dopo un primo tempo che ha visto l'undici bianconero non produrre nemmeno un'occasione da rete anche in virtù della decisione di Luciano Spalletti di giocarsi la sfida contro il Napoli senza una punta di ruolo. Con Yilidz e Conceicao come calciatori più avanzati. "Abbiamo provato a schierare due giocatori rapidi davanti, ma abbiamo perso troppi palloni banali e non sfruttato la superiorità numerica in mezzo al campo. Nella ripresa meglio con David, ma ci siamo sbilanciati lasciando la difesa troppo esposta", l'analisi al termine del match l'allenatore bianconero.
La Juventus per stessa ammissione del suo allenatore ha giocato meglio col centravanti. Nel post-gara più o meno tutti i commentatori hanno sottolineato questo aspetto. "Io penso che questa squadra, per i giocatori a disposizione, debba giocare 4-3-3. È fatta per giocare così", le parole di Beppe Bergomi a cui hanno fatto da eco quelle di Paolo Di Canio. Ad oggi però in casa Juve un modulo di riferimento ancora non c'è e non è chiaro se Spalletti, dopo l'infortunio di Vlahovic, pensi a una Juve con o senza centravanti
E dire che Jonathan David nelle ultime gare aveva lanciato segnali incoraggianti: il gol contro il Bodo-Glimt, una buona prestazione in Coppa Italia contro l'Udinese. Tutto lasciava presagire un suo impiego dall'inizio al Maradona e invece Spalletti, in una gara dal peso specifico altissimo, ha preferito farlo partire dalla panchina. Ha lasciato fuori dall'undici titolare un giocatore che a cinque mesi abbondanti dal suo sbarco in Italia non ha ancora compreso il suo ruolo in questa Juventus.
Sbarcato a Torino il quattro luglio a parametro zero, David è stato uno dei grandi acquisti estivi della società bianconera. Doveva essere il nuovo centravanti titolare anche in virtù della situazione contrattuale di Dusan Vlahovic e invece ha perso presto la sua titolarità proprio a favore del centravanti serbo. Ieri però l'ex Fiorentina non c'era, a causa dell'infortunio rimediato contro il Cagliari non ci sarà per qualche mese. Eppure anche ieri David non era titolare. Una gestione cervellotica che va avanti da metà agosto e che probabilmente spiega perché un giocatore che negli ultimi tre anni non ha mai messo a segno meno di 25 gol a stagione si ritrova oggi ancora a quota due reti. A fare i conti con tante, troppe gare non all'altezza delle aspettative.











