Fiorentina-Dinamo Kiev 2-1, le pagelle: Kean crea e spreca tanto, Gudmundsson cinico
FIORENTINA (a cura di Niccolò Righi)
De Gea 6 - Sul bellissimo gol avversario non ha grosse colpe ma, come spesso gli capita da un certo periodo, viene trafitto al secondo tiro in porta della partita.
Pongracic 6 - L’avversario gli concede tanto campo che il croato sfrutta per le sue conduzioni di palla, ogni tanto si fa trovare posizione e nel primo tempo rischia fin calcio di rigore che l’arbitro nega alla Dinamo Kiev.
Comuzzo 6 - Ingaggia un duello prolungato con il centravanti avversario Guerrero, lo vince sempre. Anche l’ingresso dell’esperto Yarmolenko non cambia le sorti del duello.
Viti 6 - Tiene piuttosto bene la difesa. Nel primo tempo mette una pezza ad una copertura sbagliata di Fortini, che aveva lasciato la fascia sinistra completamente sguarnita.
Dal 67’ Parisi 6,5 - Entra con pimpantezza e non è la prima volta nell’ultimo periodo. È dal suo sinistro che nasce il cross che porta al raddoppio di Albert Gudmundsson.
Dodo 6,5 - Domina la fascia destra contro in avversario che gli concede tantissimo spazio: con il primo cross fa sfiorare il gol a Dzeko, nel secondo finisce nel tabellina grazie a Moise Kean, più preciso del bosniaco nello bloccare la gara.
Dal 86’ Kouadio sv
Richardson 6,5 - Prima gara da titolare dell’anno, ci mette un po’ a togliersi la ruggine e ad entrare in partita. Qualche buono spunto, ma anche alcuni errori. Si prende gli applausi del Franchi con un sinistro che finisce alto.
Nicolussi Caviglia 5,5 - Inizia bene con qualche buon lancio per Dodo e rendendosi pericoloso sui calci piazzati. Cala vistosamente con il passare dei minuti, sbaglia diversi passaggi e Vanoli decide di toglierlo dopo mezz’ora.
Dal 67’ Kouamé 6 - Per anni è stato il coltellino svizzero di Vincenzo Italiano e con Vanoli non è da meno, impiegato come esterno sinistro in questo nuovo 4-4-2 con cui il tecnico piemontese ha disegnato il nuovo assetto nella ripresa.
Ndour 5,5 - Vanoli lo riprende spesso nel primo tempo, soprattutto in fase difensiva. Intervento molto in ritardo sul finale di prima frazione che gli costa un giallo che gli farà saltare la trasferta a Losanna per diffida.
Dal 80’ Mandragora sv
Fortini 6 - Sgassa sulla fascia sinistra ma qualche volta il motore si inceppa e lui non riesce a coprire bene i contropiede degli avversari. Qualche errore in fase di costruzione, meglio quando nella ripresa deve fare l’esterno alto.
Dzeko 6 - Vanoli gli da un grande attestato di stima concedendogli la fascia di capitano. Gioca da regista avanzato della squadra provando a innescare in qualche occasione la corsa degli esterni. Sfiora la rete calciando da dentro l’aria di rigore ma il suo tiro finisce addosso a Kean.
Dal 67’ Gudmundsson 7 - Preciso e puntuale nell’avventarsi sulla respinta del portiere Neshcheret regalando ai suoi una vittoria dopo quasi due mesi.
Kean 6,5 - Sfiora il gol trovando la respinta del piedone di Neshcheret, si rifà pochi secondi dopo sgattaiolando tra le maglie (larghissime) della difesa ucraina colpendo di testa per il più facile dei tap-in. Torna al gol dopo un mese e mezzo: una bella iniezione di in vista della sfida salvezza di domenica contro l’Hellas Verona anche se le reti sarebbero potute essere di più con maggiore precisione.
All. Vanoli 6,5 - Tanti cambi rispetto che dimostrano come questa partita neppure nell’agenda del tecnico sia così dirimente. Si gioca la carta Kean dal 1’ con l’obiettivo di sbloccare il centravanti, scelta che funziona dato che è proprio il centravanti ex Juventus a sbloccare il match. Nella ripresa la Fiorentina fa gli stessi errori di sempre: entra in campo molle e subisce il pareggio. Il tecnico viola prova a mettersi a 4 con Fortini largo a destra e Kouame sulla sinistra: la mossa paga perché la Fiorentina torna padrona del campo e trova la rete del definitivo 2-1. La Fiorentina vince ma convince solo in parte, anche se i tre punti - i primi nella sua gestione da tecnico dei toscani - sono una bella boccata di ossigeno.
DINAMO KIEV (a cura di Andrea Carlino)
Neshcheret 7 - Prestazione di livello per l'estremo difensore ucraino, autore di almeno dodici interventi decisivi nell'arco dei novanta minuti. Sul gol di Kean la difesa lo lascia totalmente scoperto, mentre sulla rete di Gudmundsson compie un miracolo d'istinto con la gamba destra respingendo il colpo di testa ravvicinato, ma nulla può sulla ribattuta a porta sguarnita.
Tymchyk 5,5 - La fascia destra rappresenta un'autostrada per gli attacchi della Fiorentina, con Fortini e Dodò che fanno il bello e il cattivo tempo sulla sua zona di competenza. Limitate le proiezioni offensive, con un destro che finisce alto senza impensierire De Gea. La mancanza di copertura espone ripetutamente la retroguardia ospite.
Zakharchenko 6 - Ordinato nella gestione dei palloni aerei e puntuale nelle chiusure preventive, come dimostra l'anticipo su Fortini che neutralizza un cross pericoloso dalla sinistra. La leadership difensiva emerge nei momenti di maggiore pressione avversaria, anche se sul primo gol viola la linea perde metri preziosi lasciando spazio all'inserimento di Kean.
Thiare 5 - Serata complicata per il centrale, protagonista in negativo con una svirgolata che rischia di trasformarsi in autogol, salvata solo dal riflesso di Neshcheret. L'ammonizione per trattenuta su Kean certifica una prestazione nervosa e poco lucida nei duelli individuali contro gli attaccanti gigliati.
Dubinchak 5,5 - Soffre maledettamente le accelerazioni di Dodò sulla corsia mancina, tanto da rimediare un cartellino giallo per un intervento in ritardo. Le sbavature difensive si sommano all'imprecisione in fase di impostazione, motivo che spinge Kostyuk a richiamarlo in panchina nella seconda frazione con la squadra già in svantaggio. Dal 70' Vivcharenko s.v.
Pikhalionok 6 - Prezioso nella costruzione del pareggio con la sponda al limite dell'area che innesca il destro vincente di Mykhailenko. La presenza fisica a centrocampo garantisce equilibrio nei contrasti e qualche buona verticalizzazione per innescare le punte, pur mancando continuità nella seconda frazione quando la Fiorentina alza il pressing. Dal 77' Yatsyk s.v.
Mykhailenko 7 - Protagonista assoluto della serata con un gol straordinario, una sassata imparabile dal limite che si insacca sotto la traversa battendo De Gea. Il destro calibrato nel primo tempo aveva già fatto presagire qualità balistiche sopra la media, confermate poi nella rete che riporta in parità gli ucraini dopo lo svantaggio iniziale.
Shaparenko 6 - Geometrie interessanti in fase di costruzione e una discreta capacità di lettura negli inserimenti offensivi, pur senza riuscire a incidere concretamente nelle conclusioni a rete. La copertura difensiva risulta efficace nei ripiegamenti, anche se nella ripresa la maggiore aggressività viola lo costringe a posizionarsi più basso rispetto al primo tempo.
Voloshyn 5,5 - Conclude dalla destra con De Gea ben posizionato sul primo palo che respinge senza difficoltà, unica vera sortita offensiva di una gara avara di spunti. La mancanza di incisività negli uno contro uno lo relega a un ruolo marginale nello sviluppo della manovra offensiva, con cross imprecisi che terminano direttamente sul fondo.
Guerrero 5,5 - Prestazione opaca dell'attaccante, che spreca malamente con un tentativo che si alza oltre la traversa. Il movimento tra le linee risulta prevedibile e facilmente controllabile dai centrali gigliati, che non concedono spazi per ricevere palla in zona pericolosa. Kostyuk lo richiama in panchina nella ripresa. Dal 70' Yarmolenko s.v.
Kabalev 5,5 - Isolato in avanti per lunghi tratti della gara, fatica tremendamente a tenere palla e a dialogare con i compagni di reparto. Le rare occasioni in cui viene servito si concludono con perdite sterili o palloni restituiti frettolosamente alla difesa avversaria, senza mai impensierire Comuzzo e Pongracic. Dal 77' Ougnadana s.v.
Igor Kostyuk 6 - La Dinamo Kiev mostra personalità nel pareggiare con Mykhailenko dopo lo svantaggio, ma le sostituzioni della ripresa non producono gli effetti sperati per ribaltare il risultato. La difesa a quattro fatica tremendamente a contenere le accelerazioni sulle fasce della Fiorentina, mentre in attacco l'assenza di soluzioni tattiche alternative condanna gli ucraini alla seconda sconfitta consecutiva in Conference League.











