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Napoli, De Laurentiis: "Io e Conte siamo due amici. Il successo demotiva qualcuno, ma non lui"

Napoli, De Laurentiis: "Io e Conte siamo due amici. Il successo demotiva qualcuno, ma non lui"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Simone Bernabei
Oggi alle 19:22Serie A
Simone Bernabei
fonte Da Milano, Antonello Gioia

Il Napoli è stata premiata come squadra dell'anno ai "Gazzetta Sports Awards" in corso di svolgimento a Milano ed il premio è stato ricevuto dal presidente Aurelio De Laurentiis. Queste le parole dal palco del numero uno del club azzurro: "Il primo Scudetto è stato sofferto e scontato, mentre il secondo è stato quello vero fino alla fine, penso che abbiano goduto tutti di più. C’era un po’ di tensione per Napoli-Cagliari. Ieri abbiamo sofferto, anche se non si può pensare di vincere tutte le partite… Anche perché Mourinho la sa lunga".

Ha mai pensato a Mourinho per la panchina?
"Mourinho in tanti dicono sia bollito. Ma come si fa a dire bollito uno che ha vinto così tanto e che ha tanta esperienza?! In USA i vincenti li portano così su un palmo di mano, in Europa li sotterrano".

Il suo rapporto con Antonio Conte?
“Ci sentiamo sempre, siamo due amici. L’ho sempre detto: Antonio l’ho conosciuto alle Maldive e parlavamo. Erano tanti anni fa. Masticavo il calcio non in modo perfetto, ma lo ascoltavo con grande passione e interesse. Pensavo che fosse un uomo con la voglia assoluta di vincere. E faceva piacere. Vedo persone che sono demotivate dal successo. Ma lui no. La fame dobbiamo avercela tutti".

Il progetto Napoli?
"Speriamo che io riesca a fare lo stadio mio. Ora inizio a fare il centro sportivo nuovo. Nel giro di quattro anni speriamo di poter dare una implementazione importante. A San Siro si incassano 14 milioni con la semifinale di Champions, mentre io nell’ultima partita ho fatto 1 milione. Quando dico che lo stadio del Napoli è un cesso dico una cosa normale. Io ci metto i soldi e abbiamo lo stadio 18 giorni all’anno. Ci sono molte problematiche. I sindaci sono uomini politici che vogliono spiccare il volo sempre in politica. Per fare i sindaci, bisogna avere otto palle. Ci vorrebbero dei manager che prendano 1 milione di euro all’anno e se rubano vanno in galera”.

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