Il Como può dire no all'Inter non solo per i calciatori. In quanto diventerà un club globale?

"Durante tutto questo periodo di speculazioni, il nostro allenatore non ha mai chiesto di andarsene, né ha mai utilizzato l'interesse di altri club per ottenere vantaggi personali o economici". Le parole di Mirwan Suwarso, presidente del Como, fermano l'Inter dal fare un altro movimento per Cesc Fabregas, divenuto il primo obiettivo per la panchina. Del resto il numero uno comasco aveva già bloccato la Roma nelle scorse settimane che, prima di puntare su Gian Piero Gasperini, aveva condotto un sondaggio esplorativo sul tecnico spagnolo.
In quanto può diventare un club globale? Uno alla Manchester City e alla Paris Saint Germain? In un mondo in cui qualificarsi alla Champions cambia la vita del proprio club, i proprietari del Como possono fare realisticamente quello che vogliono, avendo un patrimonio da 50 miliardi. Realisticamente potrebbero puntare alle stelle, di qualsiasi grandezza.
C'è però l'idea di non strappare, di non diventare subito la squadra delle figurine, come fatto del resto dal Paris Saint Germain e dal Manchester City per diversi anni, prima di trovare un equilibrio e la quadratura definitiva. Spendere, sì, ma non spandere. Fare il passo secondo la gamba ma, volendo, diventare davvero uno dei punti di riferimento in Europa. Considerando anche qual è la cornice, cioè quel Lago di Como che è scelto dalle stelle di Hollywood per passare il proprio tempo in Italia.
