Insigne-Toronto. Dove il soccer è di famiglia: Bradley jr capitano, Bradley sr tecnico e ds

Una questione di famiglia. Se Lorenzo Insigne dovesse dire sì alla proposta da 5.7 milioni di euro netti a stagione di Toronto FC, allora si andrebbe a trovare davanti due icone del calcio a stelle e strisce. Padre e figlio. Perché da questa stagione il tecnico e direttore sportivo dei canadesi è Bob Bradley, storico commissario tecnico anche degli States con cui ha vinto la Gold Cup nel 2007 e ha conquistato il secondo posto alla Confederations Cup nel 2009. Conquistati gli states a cavallo del millennio, è andato poi a guidare la nazionale egiziana e in seguito ha tentato con alterne fortune avventure in Europa tra Norvegia allo Stabaek, in Francia al Le Havre e in Inghilterra allo Swansea. Nel 2018 torna negli States per guidare la nuova franchigia di LAFC: quattro anni dove vince il Supporter's Shield e dove per tre anni di fila arriva a degli storici play-off. Da novembre è alla guida del progetto Toronto, dove il capitano è l'ex giocatore della Roma e, dato di non poco conto, suo figlio: Michael Bradley. A trentaquattro anni, dopo le esperienze italiane con Chievo Verona e giallorossi, torna a casa per guidare Toronto. 151 presenze con la maglia degli States, è stata l'icona del calcio americano fino all'avvento della nuova generazione dei Pulisic e degli Aaronson. Ma non molla la presa: il classe '87 è il leader e il faro di Toronto. Con un padre per allenatore e direttore sportivo.

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