Inter disarmante, a Monaco c'è una squadra sola in campo: PSG avanti 2-0 al 45'

È disarmante e disarmata, l'Inter che rientra negli spogliatoi dell’Allianz Arena al termine di un primo tempo in cui c’è stata una sola squadra in campo, il Paris Saint-Germain. I francesi di Luis Enrique chiudono la prima frazione di gioco in vantaggio per 2-0 (Hakimi, senza esultare, e Doué i marcatori), trascinati anche dal proprio pubblico - e le scelte sulla distribuzione dei biglietti saranno un tema, se finirà così -, ma soprattutto dalla freschezza dei propri interpreti. La palla, di fatto, ce l’hanno sempre loro, mentre le soluzioni tattiche di Simone Inzaghi sembrano completamente disinnescate dal più esperto tecnico avversario. C’è ancora un tempo da giocare, ma la finale di Champions League, per quanto visto finora, ha un padrone chiaro.
L’Inter non vede palla, la sblocca Hakimi. I primi minuti di gara sono un assolo del PSG, non per nulla la squadra con la percentuale di possesso palla più alta d’Europa. L’Inter il pallone non lo vede, i transalpini tessono la tela e alla prima vera occasione fanno male: Vitinha imbuca per Doué, che scarica per Hakimi, tutto solo a Sommer ormai battuto. 1-0, l’ex non esulta ma si gode comunque la pessima lettura difensiva dell’Inter, con Dimarco che tiene tutti in gioco.
Ancora PSG, 2-0 di Doué. La squadra di Inzaghi non riesce ad abbozzare una reazione, affidata a tentativi di ripartenza, che il PSG trova nuovamente la via del gol: a firmare il raddoppio è il gioiellino Doué, lanciato da Dembélé. Ancora male il settore mancino della difesa nerazzurra, con Dimarco che devia - girato di spalle - la conclusione del francese. Cala il gelo nel settore nerazzurro, mentre i tifosi francesi alzano i decibel e questo aumenta la differenza tra le due squadre.
Più vicino il PSG al 3-0 che l’Inter al 2-1. Le difficoltà nerazzurre restano una costante anche nel finale del primo tempo, con qualche sortita: un brivido lo regala Thuram, che di testa svetta su calcio d’angolo, ma la palla finisce fuori. È una goccia interista nell’oceano parigino: nel finale: Dembélé si concede persino il lusso di divorarsi il terzo gol, da posizione defilata ma a porta quasi vuota. L’unica speranza dell’Inter è che se ne possa pentire. L'ultima occasione, neanche a dirlo, è di marca francese, con Doué che tenta la conclusione da lontano e non c'entra la porta.
