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Inter, Marotta: "Il settore giovanile è una palestra di vita, il nostro obbligo è educare i tesserati"

Inter, Marotta: "Il settore giovanile è una palestra di vita, il nostro obbligo è educare i tesserati"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 23:59Serie A
Pierpaolo Matrone

Giuseppe Marotta, presidente dell'Inter, è intervenuto in regione Lombardia durante l’evento: “Il fischio che unisce – Costruire una cultura di rispetto nello sport”, presso il Belvedere Silvio Berlusconi di Palazzo Lombardia: "E' chiaro che la missione principale è anzitutto favorire il fatto che ci siano atleti propedeutici al fatto di giocare in prima squadra, ma poi è una palestra di vita, quindi il nostro obbligo è quello di educarli.

Sicuramente non facciamo tutto il necessario perché credo che ogni forma di violenza verso l'arbitro nasca soprattutto da una cattiva educazione, dal fatto di non recepire fino in fondo i messaggi, anche da parte dei dirigenti. Gli atti di violenza consumati dai dirigenti sono superiori rispetto a quelli dei calciatori che sono in campo o degli allenatori. Questo la dice lunga sul fatto che ci si trova spessissimo a ricoprire ruoli dirigenziali senza avere l'adeguata preparazione".

Il numero uno dell'Inter prosegue il suo discorso guardando in casa propria: "Io ho la fortuna di essere in una società professionistica e quindi di avere a disposizione un budget tale da darmi la possibilità di avere a che fare con professionisti del settore educativo, che danno un supporto a noi dirigenti nel far crescere questi ragazzi. Il fatto di educarli e farli crescere, cercando di far capire loro i valori più importanti, dovrebbe facilitare questo percorso. Ma credo che un fenomeno che condiziona ancora oggi l'attività agonistica della nostra Italia, a differenza di tanti Paesi del nord Europa, è la mancanza della cultura della sconfitta. Noi non siamo capaci di perdere. E quando non siamo capaci di perdere si dà spazio a reazione istintive che portano alla violenza".

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