Italia, il vuoto (tolto Pio) dietro Kean-Retegui: ma come arriverà Mateo a marzo?
Da ieri anche Haaland conosce Pio Esposito, per quanto l’ironia social relativa alle dichiarazioni del norvegese e al successivo gol dell’azzurro sia invecchiata malissimo, nel giro di mezz’ora. Sta di fatto che il centravanti dell’Inter, a segno anche nel giorno del suo esordio da titolare in azzurro, si conferma la prima vera - e unica - alternativa alla coppia d’attacco formata da Moise Kean e Mateo Retegui.
Cosa ci sia dietro di loro, se si parla di attaccanti puri, lo certificano altri elementi. La classifica marcatori della Serie A: nella crisi dei “nove”, quella dei nove italiani è disarmante. I migliori attaccanti puri - o quasi - che siano anche azzurrabili sono Bonazzoli (Cremonese) e Pinamonti (Sassuolo). Quattro gol a testa, speranze limitate - se non nulle - di vederli ai Mondiali 2026. Con la Moldavia, Gattuso ha rispolverato Scamacca e Raspadori: un’ora e passa di poco e nulla in due. Del resto, pur senza negare talento e qualità, parliamo di giocatori che, a quasi un terzo della stagione, hanno segnato un gol a testa. Grandi alternative non ce ne sono, e la preoccupazione riguarda anche la coppia titolare.
Kean, a oggi, è il centravanti della Fiorentina ultima in classifica: non ci rimarrà fino al termine del campionato, ma tant’è. Il timore, però, riguarda il suo partner, quel Retegui così indispensabile alle sorti della Nazionale, l’ultimo regalo di Mancini. Nelle ultime uscite azzurre ha dimostrato di aver mantenuto elevato il feeling con il gol, e pure la condizione. Ma gioca pur sempre in un campionato non proprio allenante, come direbbe qualcuno, quale la Saudi Pro League. A quattro mesi dal suo trasferimento in Medio Oriente, è ancora il bomber visto in Serie A. Tra altri cinque mesi, quando a marzo l’Italia dovrà giocarsi i Mondiali in gare da dentro o fuori, e gli altri azzurri saranno nel pieno della stagione agonistica come pure gli avversari, come ci arriverà? È un dubbio, si spera legittimo, che frulla nella testa di molti, forse anche del ct.













