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Juventus, Scanavino: "Allegri rimarrà il nostro allenatore. Manna gestirà al 100% il mercato"

Juventus, Scanavino: "Allegri rimarrà il nostro allenatore. Manna gestirà al 100% il mercato"
mercoledì 7 giugno 2023, 14:09Serie A
di Luca Bargellini

Maurizio Scanavino, CEO della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di SkySport sulla stagione del club bianconero, sui processi e il futuro che attende all'orizzonte la società:

Iniziamo da Allegri: qual è la vostra posizione sul tecnico della Juventus e sul suo futuro?
"Allegri non è mai stato in discussione. C'è totale condivisione su tutti gli scenari futuri, siano essi di mercato, di organizzazione o sportivi ingenerale. Con il mister abbiamo incontri, o contatti, quotidiani da sempre. In questi mesi abbiamo attraversato insieme questa bufera e, per certi versi, il nostro rapporto si è consolidato in tempi rapidi. Non sono mancati momenti di confronto, anche acceso, ma sempre con una critica e autocritica costruttiva, con l'idea di fare sempre il meglio della Juventus. Non dobbiamo dimenticarci la situazione, la bufera, che abbiamo vissuto. Tutto considerato credo che alla fine abbiamo operato bene, anche sul campo con il terzo posto conquistato e con due semifinali in Coppa Italia ed Europa League".

Cosa si sente di dire a quella parte della tifoseria bianconera che critica oramai da tempo Allegri?
"Comprendiamo il malumore dei tifosi e anche loro hanno vissuto un'altalena emotiva significativa in questo periodo. Sicuramente la Juventus arriva da un periodo di successi straordinari e situazioni come quella attuale non hanno aiutato a raggiungere le soddisfazioni abituali. Serve rimanere con i piedi per terra, mettendo punti fermi. Abbiamo chiuso le vicende giudiziarie in Italia, Allegri è la persona giusta per dare continuità sul piano sportivo. Ci sono aspetti, invece, ancora da risolvere e gestire come quello finanziario. Vogliamo ripartire con umiltà, impegno e autocritica per rimetterci al più presto nelle condizioni di essere competitivi sia in campo che sul piano del gioco".

Dal panchina alle stanze del mercato, chi se ne occuperà?
"Due giorni dopo la mia nomina ci siamo trovati con un -15 e l'inibizione di Cherubini. In quel momento abbiamo creato un gruppo di lavoro con la nomina di Calvo e la promozione di Manna dalla Next Gen. Abbiamo lavorato al di là di qualifiche specifiche e credo che una delle prestazioni più positive sia stata quella di Giovanni e penso che possiamo dire che sarà lui a prendere in mano la gestione del mercato al 100%. Con Calvo che invece gestirà la parte più manageriale dell'aspetto sportivo".

Cosa può dire sulle voci che vogliono la Juventus in contatto con Cristiano Giuntoli?
"Ha un contratto col Napoli ancora per un anno e non sarebbe corretto nei confronti di tutti commentare ulteriormente. Abbiamo bisogno di punti fermi, persone in carica al 100%. Situazioni e scenari non consolidati non sono alla nostra valutazione in questo momento".

A che punto siete con il rinnovo di Rabiot?
"L'obiettivo è quello di creare un'organizzazione chiara, con responsabilità definite. A questa domanda dovrà rispondere Giovanni Manna (ride, ndr)"

Come valuta il lavoro fatto dalla Juventus sul fronte delle Giustizia Sportiva?
"Da quando siamo stati nominati sia io che il presidente Ferrero ci siamo trovati subito nella bufera, con un -15 in classifica. La cosa importante è quella di aver chiuso la situazione senza protrarla nel tempo seppur con una penalizzazione importante. Adesso si può programmare il futuro con maggiore serenità".

Ieri è arrivato il comunicato sulla SuperLega con il quale aprivate lo scenario per una vostra uscita. Una mossa, questa, legata anche ai procedimenti con la UEFA?
"Da una parte c'è il progetto SuperLega con la comunicazione fatta ieri a Real e Barcellona, mentre dall'altra c'è l'inchiesta della UEFA sulla quale possiamo ancora dire molto. In ogni caso si tratta di due cose assolutamente distinte".

Chiudiamo con il suo impatto da neofita con il mondo del calcio...
"Ho trovato un mondo molto appassionante, che richiede molta energia. Con grandi professionalità e soprattutto l'aspetto della competitività molto forte. Sono aspetti che si trovano anche in altri settori, ma in questo lo si vive in maniera più forte".

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