Lazio, Acerbi ritrova il Genoa: all’andata cominciò la spaccatura con la Curva

Nessuno lo avrebbe mai detto. Tanto era solido il legame tra Acerbi, la Lazio e la sua gente. Eppure quella notte pre natalizia contro il Genoa qualcosa, se non tutto, si è rotto. E nonostante i tentativi difficilmente si ricomporrà da qui a giugno, quando il centrale mancino potrebbe fare le valigie e lasciare Formello. Dal Grifone al Grifone, Acerbi oggi ritroverà la squadra che gli ha cambiato il destino: il Leone ora è un corpo estraneo al progetto laziale.

Il gol all’andata e le polemiche
Alla base della spaccatura con la Curva Nord c’è un gol: o meglio, l’esultanza dopo la rete al Genoa lo scorso 17 dicembre. Quel dito davanti la bocca per zittire i commenti negativi non è piaciuto e non è passato inosservato. Ne è nato un caso, ingigantitosi pochi giorni dopo, nella trasferta di Venezia. Lì Acerbi non si sarebbe avvicinato al settore ospiti per chiedere scusa: un errore giudicato imperdonabile dalla parte più calda del tifo biancoceleste.

Il futuro: tra la voglia di andare via e la realtà
Acerbi da quel giorno è stato sempre fischiato dalla Curva, non dal resto dello stadio. Che invece, a sua volta, fischia i contestatori per difenderlo. Una situazione surreale e complicata, che - unità alle difficoltà di entrare in sintonia con Sarri - gli ha fatto capire che il suo futuro è lontano dalla Lazio. Può andare via, la società non lo ostacolerà. Certo, non lo libererà gratis e servirà una squadra disposta a pagare Lotito almeno 2-3 milioni per il suo cartellino. Oltre, ovviamente, a trovare l’intesa con Acerbi per l’ingaggio: attualmente prende 2,5 milioni fino al 2025, un cifra non proprio bassissima per un 34enne. Non è dunque scontato che qualcuno si farà avanti.