Le pagelle della Juventus - La prima serata no di Vlahovic, De Ligt non basta

JUVENTUS-TORINO 1-1
(14’ De Ligt; 62’ Belotti)
Szczesny 6,5 - Coraggioso nelle uscite, sia alte che basse, incolpevole sulla rete subita.
Cuadrado 6 - Batte il corner del vantaggio iniziale, Brekalo lo svernicia in occasione della rete del pari. Stavolta non è l’uomo della provvidenza.
De Ligt 6,5 - Mette in discesa la partita con una stoccata imperiosa. Perde pezzi attorno a sé e in qualche modo regge.
Alex Sandro 5,5 - Schierato in un ruolo non suo, tiene botta come e finché può ma capitola perdendo Belotti che gonfia la rete.
Pellegrini 6 - Chiamato in causa all’ultimo, dura un tempo. Paga il duello fisico con Singo, che comunque riesce a contenere. (Dal 46’ De Sciglio 5,5 - Molto bloccato, forse anche troppo).
Zakaria 5 - Entra ma soprattutto esce dalla partita. A un certo punto scompare. Troppe ombre nel suo primo derby, appena 34 tocchi di palla senza mai entusiasmare.
Locatelli 6 - Vince il ballottaggio con il brasiliano, non sempre brilla come in altre serate. Alcune chiusure pulite, qualche tentativo brillante, nessuna idea geniale. (Dal 74’ Arthur s.v.).
Rabiot 6 - Il più pimpante dei tre, ed è comunque una notizia. Suo il primo affondo della gara, altre corse discrete in una partita non da buttare.
Dybala 6 - S’alza e s’abbassa in cerca di spazi e con la necessità di cucire il gioco dei suoi. Vicino al gol nel primo tempo, si ferma appena sente dolore: la testa è al Villarreal. Il fisico? (Dal 54’ McKennie 5,5 - Non incide sulla partita).
Vlahovic 5 - Memore del precedente, Juric gli francobolla Bremer e lui non struscia un pallone. Prima serata storta da bianconero, si cresce anche così. (Dal 74’ Kean 5,5 - I minuti sono appena sedici. Ma se ti capita mezza occasione la devi sfruttare).
Morata 5,5- Si spende, si spande e si sbatte. Però indizi di pericolosità non ne arrivano. E va bene reggere il tridente, ma serve pure attaccare.
Allegri 5,5 - Fa i conti con le defezioni continue e con il Villarreal nella testa. Nono pareggio in campionato: nessuna, tra le squadre che aspirano alle posizioni più nobili della classifica, ne ha rimediati tanti.
