Leao: "Non mi piacciono le statistiche, ma Allegri mi ha cambiato". Poi parla di Pulisic
Rafael Leao quest'anno viene spesso impiegato da prima punta, un nuovo ruolo per lui. Il portoghese del Milan ne ha parlato nell'intervista rilasciata alla CBS: "A essere onesti a me piace l’uno contro uno, dribblare uno, due, tre difensori, ma sappiamo che il calcio è cambiato, contano anche le statistiche. A me non piacciono molto, sono cresciuto guardando Robinho, Ronaldinho, Quaresma, Cristiano e questo tipo di calciatori mi fanno emozionare, vedere quello che fanno sul campo. Oggi, però, la cosa più importante è fare gol, così nella mia posizione attuale sono vicino a quei calciatori che fanno la differenza e la differenza la fai segnando e non solo con i dribbling. Allegri ha cambiato la mia mentalità portandomi più vicino alla possibilità di segnare, a volte giocando da esterno sono troppo lontano e se vuoi essere l’uomo giusto devi fare la differenza".
Che ne pensa di Pulisic?
"Penso che sia cambiato, quando lo vedevo al Chelsea al Borussia Dortmund, era un esterno a cui piaceva dribblare, uno contro uno, andare da una parte all’altra, con un sacco di abilità. Christian ha capito quello di cui parlavo prima su evoluzione del calcio circa le statistiche. È un calciatore con grandi qualità, ma è anche molto intelligente e in quella posizione, dove gioca ora, come numero 10 sa come muoversi e quando gioco con lui cerco di aiutarlo e di creare gli spazi per lui. È molto importante per noi e possiamo fare la differenza in ogni momento, certamente può giocare anche a destra e a sinistra così che il mister abbia più opzioni".













